L'amore che finisce e l'incubo che inizia: manager della Clivet perseguitato e picchiato dall'ex, una barista 37enne

Sabato 2 Dicembre 2023 di Olivia Bonetti
Manager stalkerizzato

FELTRE - «Non potevo più girare per Feltre e se dovevo incontrare la mia ragazza dovevo andare a Santa Giustina: avevo paura di lei». Da brividi la testimonianza resa ieri, 1 dicembre, in Tribunale a Belluno dall'uomo finito nel mirino di una 37enne barista di Feltre che gli avrebbe reso la vita impossibile al termine della loro relazione. La donna è alla sbarra per atti persecutori, difesa dall'avvocato Paolo Serrangeli. Lui, manager della Clivet, è parte civile nel processo, difeso dall'avvocato Liuba D'Agostini.

L'ex fidanzato, ieri, rispondendo alle domande del pm Gianluca Tricoli, ha raccontato l'incubo iniziato nel 2020, proprio al termine di quell'amore durato anni.

LA PAURA
Nemmeno il lockdown era riuscito a fermare la barista dalle sue incursioni iniziate a luglio 2020, quando l'uomo tronca la relazione: agli atti anche due multe prese dalla donna per aver violato l'obbligo di non uscire in altrettante missioni a casa di lui per riprendersi il suo ex. La donna è stata fermata solo a inizio 2021 dall'arrivo dell'avviso di garanzia. «Era violenta e io le prendevo - ha raccontato ieri al giudice il manager - la spingevo via, ma di più di così non potevo fare. Io ho una figlia e se avessi fatto qualcosa di più rischiavo di venir accusato di aggressione a una donna: non potevo permettermi di far del male a nessuno». L'uomo finì anche al pronto soccorso dopo un'aggressione riportando lesioni con 10 giorni di prognosi (trauma cranico facciale, ferite al padiglione auricolare, trauma contusivo al naso, escoriazioni multiple al collo, al torace, dorso e arti). La violenza si scatenava quando lo vedeva in compagnia di altre donne. Era accaduto a Feltre: era entrata al locale Banda Larga e avrebbe iniziato a strattonarlo, strappandogli la camicia, seguendolo poi all'osteria Casot dove lei gli avrebbe strappato anche la giacca.

La nuova fidanzata che in quel frangente era in compagnia del manager è stata sentita ieri dal pm come teste d'accusa: lei lo lasciò proprio dopo quell'aggressione, per la paura di quella ex "ingombrante". Sentita anche un'altra fidanzata che si era ritrovata, suo malgrado, nel ciclone della presunta stalker: quando la 37enne la vide in un locale, sapendo che frequentava il manager, le avrebbe fatto il segno del taglio della gola. L'uomo intanto non viveva più: niente più passeggiate a Feltre, staccava citofono e campanello di casa per paura che arrivasse lei. In precedenza infatti, neanche quando intervennero i carabinieri la barista si sarebbe fermata. E lui era sempre in ansia: anche quando avrebbe trovato una lettera manoscritta da lei, senza affrancatura, sistemata nella buca delle lettere: «È stato l'ultimo atto che mi ha spaventato tanto», ed è allora che ha deciso di denunciare.
Il processo continua il 29 aprile, con una nuova udienza: un teste di parte civile, una condomina dell'uomo che ha assistito alle sceneggiate, l'esame dell'imputata e due testi della difesa.

Ultimo aggiornamento: 14:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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