Invalida e vedova "sfrattata" dall'amico, si barrica in casa per non perderla

Mercoledì 9 Gennaio 2019 di Olivia Bonetti
Invalida e vedova "sfrattata" dall'amico, si barrica in casa per non perderla
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LIMANA - Daniela Lizza, 60 anni, da giorni vive barricata in casa. Se esce la perde: lei, invalida all’80%, vedova da poche settimane senza ancora la reversibilità, non può permetterselo. Non ha altro posto dove andare. Non ha soldi, a parte i soli 280 euro di pensione che prende ogni mese. Quell’abitazione di via La Cal, 120, però, non è sua e non esiste un regolare contratto d’affitto. Lei ci ha vissuto per 7 anni, tramite un accordo privato col proprietario, che ora la “sfratta”. Rivuole il suo appartamento. Così la donna non ha altra scelta che restare sempre a casa. Non esce da giorni. Davanti alla porta ha messo sedie e mobili, creando una piccola barricata di protezione, per evitare che qualcuno con un blitz entri in quelle quattro mura a cui si è abbarbicata con le unghie e con i denti. È questa l’unica soluzione. Il Comune non può darle un alloggio: Daniela non ha in mano un atto di sfratto e l’ente pubblico non può quindi avviare una pratica per l’emergenza abitativa. Non le resta alternativa: deve stare lì fino a quando riuscirà a resistere.
LA PAURA
«Mi ha preso le chiavi - racconta Daniela - per cercare di indurmi ad andarmene. La porta non posso più chiuderla e così faccio come posso, creando una barriera per proteggermi. Ma so che non potrò durare a lungo così. Non esco da giorni, sono senza pastiglie salvavita. Le commissioni e la spesa le fa mia figlia, ma anche lei ha paura di venire qui, perché, anche domenica ad esempio, ci sono stati momenti di tensione con il padrone di casa. La prossima settimana devo sottopormi a un intervento agli occhi, ma se sarò ancora in queste condizioni sarò costretta a rinviare. Non posso proprio uscire». Allo stesso tempo però, Daniela sa che prima o poi resterà senza un tetto sulla testa: «Sto preparando le mie cose così quando arriverà il momento sarò pronta. Non so dove andrò: le mie figlie non possono ospitarmi, vivono in case strette, una è lontana, l’altra è disoccupata. Io chiedo solo di avere un alloggio temporaneo in attesa di avere la reversibilità di mio marito, che mi permetterà di pagarmi una casa».
L’APPELLO
La figlia ha chiesto aiuto anche tramite i social, con un post pubblicato su Facebook. «Sto cercando in tutti i modi di trovare una soluzione per mia madre, ma come affitti mi hanno chiesto 600 euro, non ho trovato nulla di meno. Tra l’altro chiedono un reddito dimostrabile di mille euro, che mia madre non ha». 
IL SINDACO
«Il Comune - spiega il sindaco Milena De Zanet - può intervenire solo se c’è uno sfratto esecutivo, documentato. Seguiamo comunque il caso con l’assistenza domiciliare e i servizi sociali. Il Comune è qui e, per quello che può, fa. Però non abbiamo case disponibili: abbiamo un solo appartamento, che è occupato. E per la natura del caso, non è situazione così semplice da sbrigliare». 
Ultimo aggiornamento: 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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