LONGARONE/VAL DI ZOLDO - Arresto cardiaco mentre attende il passaggio dei ciclisti del giro d'Italia lungo le strade delle nostre montagne: un turista 63enne della Liguria salvato dal tempestivo intervento della croce verde. Trasportato in elicottero del 118 all'ospedale San Martino di Belluno le sue condizioni sono stabili. È questo l'intervento più impegnativo che i sanitari dell'Ulss 1 Dolomiti, impegnati ieri, 25 maggio, lungo le strade percorse dal giro d'Italia, hanno dovuto praticare.
L'ORGANIZZAZIONE
La macchina dei soccorsi messa in piedi dall'Ulss 1 Dolomiti per questa due giorni rosa in provincia è imponente. 48 gli uomini della sanità, tra medici infermieri e un folto gruppo di volontari, 13 i mezzi dispiegati lungo il percorso e per garantire l'assistenza sanitaria ai tanti spettatori che hanno partecipato alla manifestazione. Inoltre, all'arrivo a Palafavera è stato allestito un Posto Medico Avanzato con 8 posti letto, gestito dalla Croce Verde di Zoldo, pronto ad accogliere eventuali situazioni di criticità.
GLI INTERVENTI
Ieri dunque il bilancio complessivo è stato di cinque soccorsi effettuati. Verso mezzogiorno il primo a Coi in val di Zoldo, un 63enne ligure è andato in arresto cardiaco. È subito intervenuta la Croce Verde, presente sul posto, rianimando il paziente e defibrillandolo. L'uomo è stato poi trasportato con l'elicottero del 118 all'emodinamica del San Martino dove gli sono state prestate ulteriori cure. Le sue condizioni sono stabili anche se dovrà essere monitorato e i medici dovranno decidere come proseguire.
LE CADUTE
Nel pomeriggio sono stati inoltre soccorsi quattro ciclisti amatoriali per cadute accidentali. Due sono stati trasportati all'ospedale di Agordo, uno a Pieve e uno a Belluno. Per tutti loro si è trattato di contusioni e comunque di traumi minori. Nulla di grave insomma.
PRIMO ESAME SUPERATO
«La macchina dei soccorsi ha dimostrato di essere all'altezza della situazione - commenta il commissario dell'Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben -. Grazie al Suem dell'Ulss Dolomiti, al Creu e alle associazioni di volontariato, che hanno garantito la sicurezza sanitaria della manifestazione. Tutti pronti per la tappa dolomitica Longarone Tre Cime». L'auspicio di tutti è che i soccorritori rimangano inoperosi e che la festa rosa possa svolgersi senza problemi.
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