Ideal Standard rompe il silenzio e sblocca gli scioperi: «Si lavora sulla competitività»

Martedì 8 Giugno 2021 di Eleonora Scarton
Il presidio permanente davanti allo stabilimento di Trichiana

BORGO VALBELLUNA - Uno spiraglio di luce sul futuro della Ideal Standard di Trichiana arriva al termine dell’incontro avuto ieri tra i sindacati e i vertici aziendali.

Un tavolo convocato dalla proprietà che ha voluto in qualche modo tendere la mano alle organizzazioni sindacali. A fronte di ciò è stato concordato il blocco delle manifestazioni. Resta da capire se il presidio attualmente in essere davanti allo stabilimento trichianese rimarrà aperto o se sarà sospeso: a deciderlo saranno i lavoratori nel corso delle assemblee in programma nella giornata di domani. 


TIMORI DI CHIUSURA
All’incontro di ieri hanno preso parte l’amministratore delegato Mauro Maremmi, il manager delle risorse umane Stefano De Corti, il financial controller Fausto Bogo e le organizzazioni sindacali del territorio. Un incontro che, un po’ a sorpresa, è stato convocato dall’azienda. Ricordiamo infatti che nelle scorse settimane erano in programma diversi tavoli, sempre saltati a causa della chiusura da parte della proprietà a fronte soprattutto della grande mobilitazione messa in piedi da sindacati e lavoratori timorosi su una possibile chiusura del sito.
«L’incontro è stato tutto sommato positivo in quanto ha dato la possibilità di mettere le parti aziendali e sindacali nuovamente intorno ad un tavolo – spiega Bruno Deola della Cisl -. Un tavolo prettamente tecnico che ha sciolto alcune riserve e dubbi che da tempo aleggiavano su questo stabilimento. Inoltre abbiamo avuto conferma che il gruppo di lavoro formato all’interno dello stabilimento per analizzare le prospettive e gli investimenti possibili è all’opera».


PIANO INDUSTRIALE
Durante l’incontro quindi sono state presentate alcune slide in cui sono state ipotizzate possibili strade percorribili per far sì che l stabilimento possa essere competitivo. Sono state presentate alcune valutazioni possibili per il miglioramento produttivo – spiega ancora Deola -. Chiaramente siamo ancora in una fase embrionale, ma le prime basi per la realizzazione di un piano industriale sono state gettate.
Segnali positivi, ma le nubi ci sono ancora. La preoccupazione resta – aggiunge il sindacalista - perché oggi si sta discutendo su delle possibilità. Ci mancano ancora delle certezze e finchè non avremmo quelle noi riteniamo che le preoccupazioni debbano rimanere.


PARTITA ANCORA LUNGA
Deola sottolinea: «Quello che posso dire è che la partita è ancora lunga. Dire che questo piano sarà la prospettiva futura è prematuro perché mancano ancora alcuni tasselli fondamentali per poter esprimere un pizzico di positività. Al termine dell’incontro, i presenti al tavolo si sono lasciati con «un impegno di una tregua sotto il profilo degli scioperi. Dall’altra parte l’impegno ad incontrarci altre due volte tra giugno e l’inizio di luglio per capire insieme come portare avanti questo piano industriale e quali possono essere gli investimenti utili per sviluppare al meglio questo piano che poi dovrà essere presentato al Ministero dello sviluppo economico» chiude il sindacalista.
 

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