Battaglia per salvare la caserma dei carabinieri: raccolta firme e 4 comuni uniti

Martedì 16 Marzo 2021
La battaglia per salvare la caserma dei carabinieri
GOSALDO A Gosaldo tutti all’opera per impedire la paventata chiusura della caserma dei carabinieri: un presidio fondamentale sul territorio, come si è visto anche nei giorni della tempesta Vaia. «Nel giro di una decina di giorni - spiega il sindaco Stefano Da Zanche - vogliamo mettere in atto tutte le azioni possibili per impedire che il comandante dell’Arma e i suoi tre militari debbano lasciare il nostro paese. Stiamo predisponendo i moduli per la raccolta delle firme e stiamo completando la lettera da inviare ai nostri politici bellunesi. Al contempo, siamo in fase di definizione della data in cui convocheremo un consiglio comunale straordinario, dedicato solo a questa questione che tanto ci addolora». Non è escluso, infine, un documento condiviso tra le Amministrazioni dei territori interessati. E quindi Gosaldo ma anche i vicini Rivamonte, Voltago e il trentino Sagron Mis. LA QUESTIONE La notizia della possibile chiusura della stazione dell’Arma è giunta in municipio pochi giorni fa. La decisione rientrerebbe in un piano di riorganizzazione e razionalizzazione delle presenze dei carabinieri nell’intero Stivale. Quest’ultimo piano, in particolare, prevederebbe un giro di chiave definitivo alle porte delle strutture più piccole. E nel caso di Gosaldo questa strada porterebbe al risparmio annuo, per il Ministero, di 11mila euro di locazione locali. «Un’entità veramente modesta - sottolinea il primo cittadino -. Tanto più che la chiusura della nostra caserma non garantirebbe alcun risparmio nemmeno sulle spese del personale in quanto i carabinieri che attualmente prestano servizio a Gosaldo, comunque sarebbero impiegati per svolgere il servizio di controllo in pattuglia. Inoltre, continuerebbero comunque a garantire collaborazione ai colleghi dei comuni limitrofi, come già fanno. Va peraltro sottolineato che il Comune di Gosaldo ha già stanziato e appaltato i lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza della caserma al fine di rendere la struttura idonea con le nuove normative vigenti». LA BATTAGLIA «Sono giorni movimentati - sottolinea Da Zanche -, all’insegna di riunioni e confronti organizzativi per delineare il percorso da seguire. Intanto stiamo predisponendo i moduli da consegnare in giro un po’ ovunque, affinché la gente possa firmare: municipi, negozi, punti vendita. Certo, l’essere in zona rossa con i movimenti limitati all’osso gioca a nostro sfavore. Si potrà sottoscrivere la petizione non solo a Gosaldo ma anche nei vicini comuni di Rivamonte, Voltago e Sagron Mis. Il documento della sottoscrizione sarà il cuore di quanto scriveremo poi ai nostri rappresentanti politici tra Venezia e Roma: devono capire quanto sia importante per piccole comunità di montagna come la nostra il mantenimento di servizi essenziali come la tutela della sicurezza». Tra i destinatari ci saranno di certo anche i due nuovi ministri bellunesi: Federico D’Incà e Daniele Franco. «Infine - conclude il sindaco - stiamo individuando una data in cui convocare un consiglio comunale straordinario il cui ordine del giorno prevederà un unico punto: la contrarierà alla ipotizzata chiusura della nostra caserma dei carabinieri». Raffaella Gabrieli © RIPRODUZIONE RISERVATA
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