Riaperta la torre del Campanon, simbolo di Feltre: 148 gradini per panorama mozzafiato

Venerdì 13 Agosto 2021 di Eleonora Scarton
148 gradini per godere di un panorama mozzafiato

FELTRE - Torna a rivivere la torre del Campanon, uno dei simboli della città di Feltre. La torre più alta del castello di Alboino è stata oggetto di un intervento di recupero e messa in sicurezza che ne ha esaltato i suoi aspetti storici, conservandone il fascino autentico. E poi, l’arrivo in cima dove si può ammirare la splendida campana in bronzo e godere di un panorama mozzafiato a 360 gradi su tutta la vallata feltrina. 

L’APERTURA
Il recupero di questa torre era atteso da tantissimo tempo e finalmente, il giorno della fine dei lavori è arrivato: l’opera è stata presentata dall’amministrazione ieri e dalla giornata odierna tutti coloro che lo vorranno potranno salirvi. «Riuscire a mettere mano e rendere accessibile e fruibile al pubblico quello che è il simbolo della nostra città a tutti gli effetti era un obiettivo che ci eravamo posti - dice con soddisfazione il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin -. I feltrini attendevano da tanto tempo questo momento». La torre del Campanon è stata visitabile, in qualche occasione, fino a una decina d’anni fa poi, proprio per le condizioni di insicurezza, non è più stato possibile. 

I LAVORI 
La torre del Campanon è alta 34 metri e, per arrivare in cima, è necessario fare ben 148 scalini. Ma ne vale la pena per la vista di cui si può godere. Tornando ai lavori eseguiti, come spiega l’assessore ai lavori pubblici, Adis Zatta, «l’obiettivo era quello di rendere visitabile la torre e quindi abbiamo prima di tutto messo mano ai percorsi». «Abbiamo eseguito un consolidamento ed un restauro della scalinata in legno ed è stato modificato l’accesso - prosegue Zatta -, che prima avveniva da terra e invece adesso avviene in quota attraverso l’edificio limitrofo. Inoltre è stata fatta una manutenzione straordinaria del manto di copertura, rifatti gli infissi, alcuni pavimenti ed eseguita una ripulitura generale». Qualche dettaglio in più dal dirigente del settore gestione del territorio, Enrica De Paulis: «Si è trattato di un intervento di restauro molto attento a mantenere l’integrità di quelli che sono gli elementi originari: una scala quattrocentesca e un parapetto più moderno ma ormai storicizzato. Per questo, salendo, si distinguono molto bene gli elementi storici da quelli inseriti ora per la messa in sicurezza. È poi stata restaurata la campana e i tiranti che scendono per tutta l’altezza della torre sono stati inscatolati». Il costo complessivo dell’opera è di 350mila euro, coperto da un finanziamento Interreg Italia – Austria. De Paulis offre anche una curiosità: «Su sollecitazione di alcune associazioni animaliste abbiamo messo dei nidi per i rondoni in quanto la torre del Campanon è stata storicamente un luogo dove i rondoni tornano dopo un lungo giro. È una particolarità di questa torre che abbiamo deciso di mantenere». 

LA PROMOZIONE 
La torre del Campanon sarà visitabile fino a domenica prossima tutti i giorni dalle 10 alle 19, poi sarà aperta con il medesimo orario solamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. È necessario essere in possesso del green pass.

Nelle prossime settimane, la società Aqua che gestisce i siti culturali organizzerà anche degli eventi e laboratori per bambini, famiglie e adulti. «Con l’apertura della torre del Campanon – spiega l’assessore alla cultura Alessandro Del Bianco -, è stata creata una biglietteria unica per le due torri ricavata nell’edificio adiacente alla torre. Ciò permette di migliorare e ottimizzare l’accesso ai due siti culturali». L’assessore Del Bianco conclude: «È stata fatta una ricerca storica ed è poi stato creato un video di 7 minuti che riassume tutte le tappe storiche, le altezze, e quant’altro e che sarà visibile al secondo piano dell’area della biglietteria».

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