FELTRE - Un'accusa e il sequestro della sua preziosa aquila di mare. Un bene su cui lo Stato ha posto i sigilli, ma che al termine del procedimento (in cui il proprietario venne assolto) l'animale non esisteva più. È allora che il falconiere 50enne di Catanzaro ha denunciato i forestali che avrebbero dovuto tenere il bene-animale sequestrato in maniera adeguata, ma che a suo parere non lo avevano fatto. Il procedimento penale però è stato archiviato: non era colpa dei forestali se l'animale era morto. Era stata inadeguata la collocazione dell'aquila di mare in un'area come quella del Vincheto di Celarda.
La vicenda si è chiusa nelle scorse settimane con la decisione del gip del Tribunale di Belluno. Ha accolto in pieno quanto sostenuto dalla difesa dei forestali, affidata all'avvocato Martino Fogliato e alla collega Francesca Tonin: Celarda non era la struttura adatta per quel tipo di volatile, ma era stata individuata perché il falconiere era domiciliato a Seren.
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 12:58
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