BELLUNO - I pettegoli, o i maligni, dicono che Federico D'Incà ci abbia sperato (e provato) fino all'ultimo. Ma sabato sera il ministro per i Rapporti con il Parlamento, uscito dal Movimento 5 Stelle, avrebbe capito di non avere spazio nel Partito Democratico, non solo in Veneto ma nemmeno nel resto d'Italia: né un collegio uninominale sicuro, né un posto blindato nel plurinominale, malgrado gli spostamenti registrati nelle ultime ore.
IL POST
A confermarlo è stato lo stesso D'Incà, con un post sui social in cui spiega di non aver voluto un ruolo da paracadutato: «Benché si sia aperta una discussione con il Partito Democratico, nata dopo la caduta del Governo Draghi e il mio addio al M5s, non sarò candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Una scelta ponderata e necessaria, che rappresenta la mia idea di impegno e di politica. Un'idea radicata nel territorio di appartenenza, che parte dal basso, dall'impegno nelle piccole comunità, nel civismo, tra le forze del volontariato e all'interno del tessuto produttivo del Paese». Una questione di coerenza, per l'ex pentastellato: «Ho sempre pensato, anche quando ho promosso la commissione di esperti sull'astensionismo, che sia necessario creare un legame solido tra eletti e territorio di appartenenza perché solo così si potranno riavvicinare i cittadini alla politica e alle istituzioni. Qualsiasi altra soluzione al solo scopo di guadagnare uno scranno sicuro in Parlamento, seppur generosa, sarebbe irrispettosa di quanto ho spiegato a centinaia di giovani in questi mesi».
I CANDIDATI
Il suo ex Movimento 5 Stelle, nel frattempo, ieri ha depositato le liste. I candidati del plurinominale erano già noti, ora lo diventano anche quelli dell'uninominale. Per la Camera sono Marco Lazzarini a Venezia, Alessandro Ferro a Chioggia, Cristina Manes a Treviso, Maurizio Mestriner a Castelfranco ed Elena Quaranta a Belluno nel Veneto 1; quanto al Veneto 2, Elena Suman a Rovigo, Rosa Valentino a Selvazzano Dentro e Giacomo Cusumano a Padova; Gedorem Andreatta a Bassano del Grappa e Sonia Perenzoni a Vicenza; Francesco Vaccaro a Verona e Antonietta Benedetti a Villafranca di Verona. Per il Senato, sono in corsa Sara Gaggio e Flavio Baldan nel Veneto 1; Giorgio Burlini, Barbara Guidolin e Maura Zambon nel Veneto 2.