Massi ciclopici sull'Agordina: fatti saltare in aria con 150kg di miscela esplosiva Video

Venerdì 8 Aprile 2022 di R.G.
Massi ciclopici sull'Agordina: fatti saltare in aria con 150kg di miscela esplosiva

RIVAMONTE (BELLUNO) - Frantumata con esplosivo la prima parte dei massi ciclopici finiti sulla sede stradale dell'ex Sr 203 Agordina, in località Castei, a seguito della consistente frana caduta lo scorso 16 febbraio. Nei prossimi giorni proseguiranno le demolizioni sul versante interessato. «Sono stati impiegati - afferma Silvano Vernizzi, direttore regionale di Veneto strade - circa 150 kg di miscela esplosiva per circa 500 mc di massi, pari a oltre mille tonnellate».

Ciò consentirà agli operai di proseguire in sicurezza e più agevolmente il lavoro di bonifica dell'enorme quantitativo di terra e sassi, stimato tra i 10mila e i 15mila metri cubi, precipitato tra il ponte del Torner e il Sass di San Martin. «L'obiettivo è fare il meglio nel più breve tempo possibile - sottolinea Vernizzi - per poter fruire di questa via secondaria nel momento in cui dovremo chiudere la viabilità principale per la ristrutturazione della galleria dei Castei. Tempistiche, in questo momento, non sono in grado di darne».


Sono stati un paio di botti belli consistenti, quelli esplosi ieri mattina in località Tagliata di San Martino, a trasformare in polvere alcuni massi di grandi dimensioni che in parte si trovavano sul sedime stradale e in parte poco più sopra, pericolanti. L'operazione di disgaggio, realizzata da tecnici specializzati, proseguirà nei prossimi giorni. «Vogliamo mettere la vecchia Sr 203 in sicurezza - sottolinea Vernizzi - affinché diventi fruibile quando avvieremo la corposa opera di migliorìa prevista nella limitrofa galleria dei Castei. Di certo, oltre a tutti i lavori necessari, predisporremo anche un presidio 24 ore su 24 da parte di nostri addetti affinché in qualsiasi momento, qualora notassero dei movimenti strani della montagna, possano bloccare subito il traffico».


Tra il 16 e il 17 febbraio scorsi una massa franosa partita dall'alto del versante che sovrasta il torrente Cordevole ha iniziato a muoversi: migliaia di metri cubi hanno divorato un tratto della vecchia strada Agordina, sfiorando una casa cantoniera. «Se non fosse successo tutto ciò - evidenzia il direttore - il cantiere in galleria sarebbe già aperto. In queste condizioni, con così poche certezze al momento attuale, non sono grado di dare delle tempistiche certe e ben definite. L'auspicio è che la bonifica e la messa in sicurezza del versante vengano completati nel miglior modo possibile e al più presto. Dimodoché entro l'estate si possa avviare la ristrutturazione della muratura e il rinnovo dei vari impianti della galleria».

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