Giochi 2026, gli industriali veneti scrivono a Meloni: «Troppi soldi? Il bob deve restare a Cortina. Presidente ci ripensi»

Domenica 12 Novembre 2023
Giochi 2026, gli industriali veneti scrivono a Meloni: «Troppi soldi? Il bob deve restare a Cortina. Presidente ci ripensi»

VENEZIA - Giorgia Meloni, pensaci tu. Gli industriali del Veneto, con il loro presidente Enrico Carraro, si rivolgono alla premier per perorare la causa della pista Eugenio Monti: il bob - dicono - deve restare a Cortina. «L'alternativa di svolgere le gare di bob altrove, e peggio ancora all'estero, rappresenterebbe la prima grave sconfitta a Giochi olimpici non ancora iniziati». Quindi, bisogna intervenire.
La lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, e per conoscenza al governatore Luca Zaia, è datata 9 novembre, cioè il giorno in cui il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, si è detto «felice di aiutare Torino» se il Governo darà «precise garanzie realizzative ed economiche».

E perché Torino sì e Cortina no?

Alla premier Meloni, Enrico Carraro ha rappresentato «lo sgomento e lo smarrimento di una comunità non solo imprenditoriale». «Sono certo - ha scritto - di dare voce a tutta la comunità veneta di fronte a quello che sta accadendo rispetto alla vicenda delle Olimpiadi Invernali a Cortina e in particolar modo allo Sliding Centre, comunemente definito "pista da bob". Chi scrive rappresenta in Veneto l'industria, che è parte di una realtà economica di oltre seicentomila imprese, artefici di un Pil di oltre 180 milioni di euro, il secondo tra le regioni italiane. Una comunità che da sempre è attenta alle dinamiche anche nazionali e internazionali. Quello dei Giochi olimpici è una sfida in cui abbiamo creduto da subito. Le Olimpiadi invernali del 2026 le abbiamo sostenute, consapevoli del fatto che il progetto portato avanti dal presidente Zaia, a nome della comunità veneta, sia un'occasione unica per valorizzare ulteriormente quel patrimonio dell'umanità tale è riconosciuto dall'Unesco - che sono le nostre Dolomiti». Carraro ha ricordato gli studi forniti dalle Università: i Giochi porteranno un incremento di un miliardo e mezzo di Pil. «Che siano un'occasione storica, lo confermano anche gli ingenti investimenti che il Governo sta portando avanti nella viabilità e nei comparti più collegati al mondo degli sport invernali. Per questo assistiamo increduli a quello che sta accadendo. Da quello che è dato sapere è messa fortemente in discussione la realizzazione della pista di bob a Cortina e, sempre da quello che è dato sapere, che la possibilità di non farla più sia una scelta governativa poiché è ritenuta troppo costosa».

L'APPELLO

Di qui l'appello a Giorgia Meloni. «Le chiediamo formalmente di rivalutare la decisione, qualora fosse stata presa, affinché si possa procedere con la realizzazione della pista da bob. Si tratta di un investimento unico per le prospettive di sviluppo che porta con sé. Le Dolomiti e tutto il Paese godrebbero della realizzazione di un polo di attrazione a livello mondiale che darebbe futuro a tutte le discipline sportive su pista di ghiaccio come anche lo skeleton e lo slittino. La Perla delle Dolomiti, e con essa l'Italia, si caratterizzerebbe per un vero punto di riferimento internazionale di grande visione futura ma con profonde radici nella storia dello Sport. Oltre ad avere un impatto ambientale minimo, sarà un grande messaggio di quella inclusività che è fiore all'occhiello del nostro Paese perché sarà realizzato per ospitare anche le discipline paraolimpiche, unico a livello internazionale».

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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