Altri 4 morti nella casa di riposo di Trichiana, ma per alcuni il tampone non è mai arrivato

Giovedì 23 Aprile 2020
Altri 4 decessi nella casa di riposo di Trichiana
 Non si ferma la strage alla casa di riposo di Trichiana: ieri 4 decessi in 24 ore, uno dei quali è avvenuto nella Pneumologia Covid all’ospedale Belluno. Aggiungendo un ulteriore morte in ospedale, una paziente covid positiva di 90 anni ricoverata in Medicina Covid a Belluno, si arriva a 5 vittime in un giorno. E i casi positivi in provincia non scendono: sono 718 i casi attualmente positivi, 967 quelli positivi dall’inizio dell’emergenza (che comprendono i negativizzati che sono 210 e i deceduti). 1259 le persone in isolamento fiduciario.
CASA DI RIPOSO
Ieri è stata la giornata più nera nella struttura di Trichiana: se ne sono andati Antonietta De Col, vedova Sommacal, 81 anni di Cavassico Superiore, Amedea Comiotto, vedova Di Giacomo, 93 anni di Trichiana, Silvio Dal Magro, 86 anni di Sant’Antonio di Tortal (il giorno prima erano mancati Beniamino Fant 83 anni di Sospirolo e Rosa Grami 91 anni di Trichiana). Dei 4 decessi di ieri due sono sicuramente positivi, perché c’è il tampone. Sicuramente Antonietta, morta in ospedale. Per gli altri due invece il decesso viene “archiviato” come sospetto Covid, perché il tampone non è arrivato in tempo. Ma ci sono i sintomi che sono quelli del Covid e lo screening effettuato sugli anticorpi. Comunque, considerando solo i “certificati positivi” si arriva a quota 67 decessi dall’inizio dell’emergenza.
IL FOCOLAIO
La situazione critica di Trichiana, con 11 morti da quando è esploso il focolaio (meno di una settimana fa), è monitorata giorno per giorno dalla Prefettura: sul tavolo dei comitati che si svolgono ci sono sempre le situazioni dei centri per anziani. A Trichiana per far fronte all’emergenza c’è stato l’accordo con la Croce blu, che fornisce risorse infermieristiche per dare respiro alla struttura, in cui anche gli operatori sono di fatto decimati dal Covid. Qualcuno si è mosso per portare la situazione anche all’attenzione regionale. Fondamentale però per avere il quadro reale della letalità è il raffronto del numero dei decessi di quest’anno con quelli dell’anno precedente. Potrebbe essere una situazione in linea con il tasso di mortalità annuale. Al momento non vi sono esposti dei famigliari e nemmeno inchieste della Procura.
IL BOLLETTINO
Sul fronte della curva del contagio e ricoveri sono 80 i bellunesi negli ospedali per coronavirus, come ha spiegato ieri la Usl. 33 sono negli ospedali di Comunità di Belluno e Agordo, 43 sono area non critica a Belluno. Restano 7 i pazienti gravissimi in Terapia intensiva Covid al San Martino. I dimessi dall’inizio dell’emergenza sono 97. I tamponi effettuati (al 21 aprile ore 16.00): 15.259. In una settimana sono stati effettuati 2.571 tamponi. È in aumento la capacità di leggere tamponi, rallentata la scorsa settimana dalla difficoltà a reperire kit tamponi e reagenti. Grazie all’azienda ospedaliera di Padova, con una macchina olandese, ogni giorno si potranno leggere 400 tamponi in più, oltre a quelli della Usl 1 Dolomiti.
Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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