La mitica spaccata di Ghedo apre le gare e tra il pubblico ovazioni per Tomba e Goetsch

Domenica 22 Gennaio 2023 di Marco Dibona
La mitica spaccata di Kristina Ghedina (foto Eurosport)

CORTINA D'AMPEZZO - L’ha rifatto. Kristian Ghedina ieri ha riproposto ancora una volta la sua spaccata, sugli sci, lanciato a tutta velocità. Stavolta l'ha fatto sulle Pale di Rumerlo, l’ultimo pendio della pista Olympia delle Tofane, in vista del traguardo di Rumerlo. “Ghedo” è sceso da apripista, prima della competizione, portando una piccola telecamera, per eseguire spettacolari riprese per l’emittente Eurosport . Quando si è trovato sull’ultimo salto non ha resistito, ha spalancato le gambe, dandosi lo slancio sul dente. E' stato un gesto clamoroso, anche se non c’era la velocità di quel 24 gennaio 2004, quando fece la stessa cosa sullo Zielschuss della Streiff, la spaventosa pista di Kitzbuehel, a 137.6 chilometri all’ora.

L’eterno guascone non si smentisce, neanche a 53 anni suonati. Poco dopo è al parterre d’arrivo, con il suo piccolo Natan, e dispensa sorrisi e fotografe. Incontra Deborah Compagnoni, una delle regine dell’Olympia, le campionesse che hanno vinto o gareggiato sul tracciato ampezzano. Gli organizzatori le hanno invitate, per ricordare i trent’anni consecutivi di gare femminili. Fra tutte, colei che riscuote applausi più calorosi è Renate Goetsch, dieci vittorie per lei, delle 46 ottenute in carriera. A Rumerlo ha vinto cinque discese libere e cinque supergiganti; soltanto Lindsey Vonn ha fatto meglio di lei.

Ma l’americana è a Kitzbuehel: impegni con lo sponsor l’hanno indotta a preferire la località austriaca alla “sua" Cortina, dove ha ottenuto dodici delle 82 vittorie in carriera.

La potenza commerciale della nota bevanda energetica le fa mettere le ali e scende pure lungo la Streiff, con una sciata dimostrativa e promozionale. A Cortina c’è Alberto Tomba. Lui sulla Tofana non ha mai vinto, la velocità non era il suo forte, preferiva destreggiarsi fra i paletti, più o meno stretti. Resta comunque “la Bomba” e il pubblico lo acclama, i giornalisti cercano la battuta, il commento: «Oggi la discesa è un po’ Cortina», ironizza, perché la gara è stata abbreviata, a causa delle forti raffiche di vento in quota, così pericolose per le atlete della libera. Si parte dal Duca d’Aosta, sotto quel muro verticale dello Schuss, dove le ragazze superano 130 chilometri all’ora. «L’errore di Sofia deriva forse dalla vittoria di ieri: era ancora stracarica – azzarda il fuoriclasse bolognese – è comunque una grande giornata. Correre così, nello sci, è bello». Alberto non sa se sarà di nuovo a Cortina la prossima fine di settimana, per le due gare maschili di supergigante, nel ritorno della Coppa degli uomini, dopo 33 anni. L’ultima volta c’era proprio lui, Kristian Ghedina, il ragazzo di paese, a vent’anni, a dare spettacolo, con la prima delle sue tredici vittorie in Coppa. 

Ultimo aggiornamento: 17:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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