Coltrondo, spariti i fondi per la galleria: sono stati dirottati per l'emergenza covid

Domenica 24 Aprile 2022 di Yvonne Toscani
PARAMASSI La galleria vista dall’alto con il versante franoso sulla strada: i soldi per il tunnel sono stati dirottati altrove
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SANTO STEFANO - I fondi per bucare Coltrondo, nel territorio comunale di Santo Stefano sono stati definanziati. Giallo risolto sul finanziamento per realizzare la galleria tra l’attuale tunnel e la porta del Comelico: i milioni approvati nello stanziamento da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) sono stati completamente revocati e destinati ad altro: vale a dire, per far fronte all’emergenza sanitaria della pandemia da covid 19. Lo conferma direttamente la massima autorità amministrativa provinciale: il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin, che ieri si è interfacciato sull’argomento con la vicepresidente della Regione Veneto, nonché assessore alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti. Ora quel finanziamento ritorna, però, disponibile: l’Anas lo rimette in gioco, su un piatto dorato, e chiede al territorio come e dove spendere gli ex 50 milioni di euro di Coltrondo.

L’intervento o, più probabilmente, le opere saranno poi inserite nel piano delle infrastrutture da realizzarsi da parte dell’Anas.

LA RIFLESSIONE

«Nessuna decisione verrà presa senza aver ascoltato il territorio – afferma Roberto Padrin –. Si tratta di decidere dove e come». E quello che si profila ormai è un cassetto della soffitta, chiuso a chiave, per il tunnel sotto Coltrondo. La doppia alternativa, che il presidente della Provincia sottolinea essere, per momento, una possibilità qualora il Comelico decidesse in questo senso, consiste nella sistemazione della strada provinciale 251 di Zoldo e di quella vecchia dla val. «Sono due necessità urgenti della nostra rete stradale – continua Padrin –. La 251 ha l’urgenza di essere sistemata, poiché le continue chiusure stanno mettendo in ginocchio un’intera area. Altrettanto prioritario è rendere disponibile una valida alternativa al Comelico in occasione dei lavori all’interno dell’attuale galleria». Insomma la girandola di progetti viene considerata un’opportunità per risolvere entrambe le problematiche di comunicazione nel territorio bellunese. Non si esclude che l’argomento possa esser già affrontato a margine della riunione, convocata dal prefetto a Palazzo dei Rettori, per venerdì prossimo, tra Anas, sindaci comeliani e Provincia.

L’OBIETTIVO

«L’obiettivo è garantire il massimo beneficio al territorio – conclude Roberto Padrin, chiamato a far sintesi sulla questione – utilizzando al meglio le risorse che vengono rese disponibili. Della situazione è stata informata anche l’assessore regionale De Berti, che è allineata sulle nostre posizioni». I 50 milioni potrebbero non essere sufficienti, tanto che si parla di essi come di una prima tranche: in questo caso si chiederà un incremento dei fondi. Nell’estate del 2020 il presidente dell’Um, Giancarlo Ianese, aveva parlato di inutilità del tanto atteso traforo di Coltrondo, scatenando un polverone di reazioni contrarie. L’amministrazione comunale di Santo Stefano, attraverso la vicesindaco Elisa Bergagnin, si era affrettata a dichiarare, durante un consiglio comunale, di «non avere alcuna intenzione di rinunciare alla galleria di Coltrondo e di aver chiesto solo di cambiare la priorità».

INCONTRO

Era inoltre stato riferito di un incontro con Anas, durante il quale era stata ipotizzata la realizzazione del progetto sulla base del prolungamento della galleria semiaperta di Laste. Ma due anni fa non c’era la questione del cantiere all’interno del tunnel esistente e le misure antipandemia erano solo all’inizio. Poi è arrivato il programma dei lavori di Anas che, con la chiusura della galleria Comelico, totalmente nelle ore notturne e a senso unico alternato in quelle diurne, ha finito di cambiare le carte, già scompigliate dal nuovo coronavirus. Alla luce delle passate ed attuali dichiarazioni, si profila un saluto definitivo al progetto di Coltrondo, di cui se ne parlò per la prima volta nel 1981, con l’allora progetto presentato da Anas di 4 miliardi di lire. Il giorno dell’inaugurazione della galleria Comelico, nel 1986, il sindaco di Santo Stefano, Guido Buzzo, ne auspicò una pronta realizzazione per completare la messa in sicurezza dell’intera strada statale 52 Carnica, verso, da e per il Comelico. 

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 12:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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