Infiltrazioni d'acqua in chiesa, i lavori costeranno un milione, il parroco trova lo sponsor

Lunedì 24 Luglio 2023 di Marco Dibona
La basilica di Cortina d'Ampezzo ha bisogno di lavori

​CORTINA D’AMPEZZO - Si stanno allestendo i ponteggi, per poi eseguire i lavori di straordinaria manutenzione della basilica minore dei santi Filippo e Giacomo, a Cortina d’Ampezzo. Le impalcature consentiranno di fare gli interventi di risanamento e restauro delle murature, degli intonaci, in particolare sulla parte destra dell’edificio sacro, guardando l’altare maggiore.

IL PARROCO

«Il lavoro si è reso necessario per le infiltrazioni d’acqua, che risalgono i muri della chiesa: si stanno scrostando gli intonaci all’esterno, ma rischiamo di avere danni anche all’interno, al settecentesco altare della Madonna del Carmine», spiega il parroco don Ivano Brambilla. Egli ha preso la decisione di eseguire la straordinaria manutenzione, dopo aver sentito il Consiglio parrocchiale per gli affari economici, consultato l’Ufficio per l’arte sacra della diocesi di Belluno Feltre, e con il benestare della Sovrintendenza ai beni architettonici di Venezia.

DURATA E COSTI

«I lavori dureranno un paio di anni e costeranno circa un milione di euro – aggiunge don Ivano – ma l’importo sarà interamente coperta dagli sponsor». La parrocchia ha raggiunto un accordo con Vivenda, l’azienda che ha già pagato i costi di ristrutturazione di altri monumenti, nella conca ampezzana. Lo scorso anno ha sostenuto la famiglia Constantini, proprietaria della antica chiesetta di San Francesco, per il completo restauro di quel manufatto. «Le affissioni pubblicitarie non saranno invasive – ha avuto modo di spiegare il parroco – e non copriranno tutta la chiesa. Di certo non interesseranno la facciata principale, verso il sagrato di piazza Roma».

L’INTERVENTO

L’intervento è complesso e costoso, perché non si limita ai soli muri perimetrali della basilica minore, consacrata nel 1775. Si dovrà innanzi tutto capire da dove arriva l’acqua che permea le pareti ed eliminarla. Saranno poi eseguiti altri lavori: «Nell’occasione di questo restauro, saranno accomodati anche gli scalini che portano agli ingressi della basilica e sistemati i portoni. I lavori non creeranno problemi, nell’accesso dei fedeli in chiesa. Le funzioni liturgiche non subiranno variazioni, né di luogo, né di orario. Durante i lavori precedenti fu necessario spostarsi alla chiesa della Madonna della Difesa, ma allora le opere furono molto più impegnative, a cominciare dalla completa sistemazione del pavimento, che fu rifatto del tutto», conferma il parroco.

IL CAMPANILE

vrà bisogno di lavori anche il campanile, la bianca torre di dolomia che affianca la chiesa parrocchiale, divenuto simbolo stesso della conca d’Ampezzo. «Non ci sono problemi strutturali, la cella campanaria è in ottime condizioni, ma si sono verificate alcune cadute di piccoli pezzetti di pietra. Il nostro campanile è stato costruito di un materiale tanto bello quanto delicato. I fenomeni atmosferici e meteorici causano il distacco di schegge piccole, che precipitano da un’altezza di alcune decine di metri e arrivano sulla piazza, dove passeggiano molte persone. Non possiamo consentire che qualcuno si faccia male». I mesi scorsi sono state posizionate transenne accanto al campanile, per evitare che i cittadini e gli ospiti passino troppo vicino ai muri, dove potrebbero cadere i sassi. I tecnici hanno poi eseguito analisi approfondite e ravvicinate: «Nei primi giorni di questa settimana dovremmo ricevere l’esito dei rilievi, eseguiti anche con l’impiego di un drone – dice don Ivano – poi cominceremo a ragionare sugli interventi da eseguire, quando avremo in mano quei risultati. Saranno i tecnici a confrontarsi e a scegliere il tipo di lavoro e le modalità». Sul campanile si lavorò l’ultima volta nel 2006: il 3 aprile di quell’anno cominciò un restauro molto impegnativo, che iniziò con la completa pulizia della pietra, che risale a metà dell’Ottocento. A decidere quell’intervento fu il parroco di allora, don Davide Fiocco. Nel 2008 seguì la straordinaria manutenzione della basilica minore, alla quale si mise mano dal tetto sino al nuovo impianto di riscaldamento, inserito sotto la pavimentazione. Furono pulite a fondo anche tutte le opere d’arte che ornano l’antico edificio sacro. 

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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