Il bomber Raimondi infortunato non riesce a farsi visitare: «Un delirio fare esami in ospedale»

Giovedì 30 Dicembre 2021 di Egidio Pasuch
A destra Andrea Raimondi

BELLUNO - Il Covid tiene nuovamente sotto scacco il calcio. Almeno quello dilettantistico. Un primo rinvio fino a fine gennaio c’è già stato. Altri provvedimenti potrebbero essere presi a breve, se i numeri della pandemia lo imporranno. Sono state emanate nuove normative per la sicurezza degli stadi, degli spogliatoi e dei campi di gioco. Ma anche per chi può continuare a giocare e ad allenarsi, è il caso della Dolomiti che affronta il torneo di serie D e che si sta regolarmente preparando in vista della ripresa del torneo attesa per il 9 gennaio (trasferta a Mestre), i tempi sono difficili.

Ne sa qualcosa il bomber del Belluno, Andrea Raimondi, arrivato solo un mese fa e già risultato più volte decisivo. Ieri l’esperto attaccante (che aveva di fatto chiuso con il suo gol l’ultima gara dell’anno giocata e vinta 3-0 a Sedico contro lo Spinea) doveva sottoporsi alle visite mediche ed agli accertamenti necessari per comprendere la gravità dell’infortunio patito quel giorno. “In questo periodo fare esami all’ospedale è un delirio” - commentano laconicamente alla Dolomiti Bellunesi che per oggi sperava di emettere un comunicato stampa che chiarisse la natura, l’entità dei guai ed i tempi, nonché i modi, di recupero di Raimondi. La visita, che già era saltata tre giorni fa, è stata nuovamente rinviata. Gli allenamenti, ad ogni buon conto, proseguono intensi agli ordini di Renato Lauria e dei suoi collaboratori. Non vi sono amichevoli in programma sotto l’albero. Ma il lavoro, talora personalizzato, alla luce dei risultati dei test ai quali i giocatori sono stati sottoposti subito dopo Natale, non mancherà. Come noto, le attività, dalla Promozione alla Terza categoria, comprendendo anche i campionati giovanili, sono già state sospese. Le giornate del 9, del 16 e del 23 gennaio saranno recuperate – ha già avvertito la Figc veneta - “in coda ai rispettivi campionati sfruttando, all’occorrenza anche la giornata di sosta prevista domenica 6 marzo”. Sospese anche tute le attività delle rappresentative, al apri di amichevoli e allenamenti congiunti. Ciò, ovviamente, causa la “preoccupante situazione pandemica”. Intanto già si sta lavorando a nuove linee guida e a nuove regole sulla ripresa degli allenamenti post contagio. In questo contesto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto che contiene importanti novità anche per il calcio. Il super green pass sarà obbligatorio non solo per il pubblico ma anche per chi gioca in impianti al chiuso (ad esempio il calcio a 5) e per l'accesso alle docce. Si attende in tal senso un aggiornamento delle linee guida della Figc. Per gli spettatori che seguono eventi e competizioni sportive al chiuso o all'aperto fino alla fine dello stato di emergenza, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2.

Infine l’accesso a piscine, palestre e sport di squadra, per le attività che si svolgono al chiuso, nonché agli spogliatoi (fatta eccezione per le disabilità) sarà consentito esclusivamente ai possessori di green pass rafforzato.

Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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