«Da 2 anni in campo senza avere mai scontato una squalifica». Ricorso del Longarone Alpina contro Sakajeva e l'Alpago che però si sente al sicuro

Giovedì 21 Settembre 2023 di Maurizio Ferin
Sakajeva in azione con la maglia dell'Alpago pressato da da due difensori

Il derby bellunese che ha deciso la qualificazione alla seconda fase di coppa, vinto mercoledì sera dall’Alpago, è sub judice. Il Longarone Alpina infatti ha deciso di presentare ricorso contestando la presenza in campo di Fatmir Sakajeva, uno degli attaccanti più forti e conosciuti in Veneto a livello dilettantistico regionale nei campionati di Eccellenza e Promozione (in cui milita attualmente).

Sakajeva che ha peraltro deciso la partita, segnando a 6’ dal 90’ il gol vittoria che ha regalato la qualificazione all’Alpago e costretto all’eliminazione i longaronesi-bellunesi (il club è frutto della fusione tra Longarone e Alpina, club della periferia del capoluogo).


LA SANZIONE
Alla base del ricorso una squalifica non scontata da Sakajeva. Accade spesso, a inizio stagione, che un giocatore venga schierato senza verificare se su di lui fossero pendenti sanzioni non scontate, ma la particolarità di questo caso è che la decisione del Giudica sportivo della Federcalcio risale a 2 anni fa. A fine settembre 2021, quando Sakajeva giocava nel Falmec di Vittorio Veneto. Ebbene, secondo le verifiche della società presieduta da Carlo Giuliana (vincitore della Coppa quando il suo Longarone Alpina era ancora in Prima categoria: da quelle parti il trofeo ha ancora più importanza del campionato), Sakajeva non avrebbe mai scontato quella squalifica. Né quando passò dal Falmec all’Eclisse Careni Pievigina né soprattutto nelle ultime 2 stagioni all’Alpago. Secondo il documentatissimo presidente Giuliana, Sakajeva avrebbe giocato da allora 5 incontri di Coppa Veneto, compreso quello di ieri, segnando ben 6 gol.


IL PROCEDIMENTO
Questo ricorso rischia di rappresentare un piccolo caso giurisprudenziale nel mondo sportivo: come si comporteranno gli organi giudicanti? Se tutto quanto contenuto nel ricorso del Longarone Alpina fosse vero e verificabile, l’Alpago, il giocatore Sakajeva e i dirigenti addetti alla verifica di queste situazioni (è pratica comune consultare gli elenchi delle squalifiche da scontare dei giocatori neo tesserati) rischiano sanzioni per ciascuna delle 5 partite? Oppure esistono tempi di prescrizione e una decisione della Giustizia sportiva del settembre 2021 ormai ha perso validità?


L’OBIETTIVO
Al Longarone Alpina interessa comunque che siano tutelati i propri diritti e proprio il fatto che il gol decisivo, mercoledì sera, sia stato segnato da Sakajeva, agli occhi del presidente Giuliana risulta come un’ingiustizia.

LA REPLICA

Immediata la risposta dell'Alpago per voce del direttore generale, Fulvio Basso: "Sakajeva era stato squalificato in Coppa Italia, noi giochiamo il Trofeo Regione Veneto, sono due competizioni diverse come riporta il Codice di giustizia sportiva". Quindi il club gialloverde, una delle realtà emergenti del calcio bellunesi, ambizioso e molto ben strutturato, non sembra spiazzato, anzi. Fa sapere di essere informato della squalifica ma di non ritenere di doverla far scontare. Solo se Sakajeva tornasse a giocare in Eccellenza (e quindi nella Coppa Italia di Eccellenza, diversa dal Trofeo Regione Veneto di Promozione e di livello superiore), secondo questa versione, allora il giocatore dovrebbe smaltire quella squalifica di settembre 2021. Vedremo cosa ne pensa il Giudice sportivo.


IL COMUNICATO FIGC
Curiosamente, il ricorso arriva il giorno dopo il comunicato infrasettimanale della Figc Veneto in cui altre due società bellunesi erano state interessate da situazioni in cui il risultato maturato sul campo è stato messo in discussione. Il Ponte nelle Alpi Under 19 ha vinto a tavolino (0-3) la partita che sabato aveva perso in casa dell’Union Qdp (2-0), che ha commesso un errore schierando un numero di fuoriquota 2004 superiore al consentito, in base alla “sentenza”. In Eccellenza, lo Spinea ha presentato ricorso per la partita persa sabato a Belluno nell’anticipo con il Cavarzano (2-0): in questo caso, l’arbitro avrebbe sbagliato a non espellere per due ammonizioni il giocatore Bottani, attribuendo il secondo giallo al suo compagno di squadra Bortot. La decisione sarà presa martedì prossimo e molto dipende dall’arbitro, Gambin della sezione Aia di Udine: ammetterà il proprio errore? Se così fosse la partita sarà rigiocata.

Ultimo aggiornamento: 16:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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