A piedi sulla strada senza marciapiede: investiti e multati, ma il giudice fa giustizia

Venerdì 20 Dicembre 2019 di Olivia Bonetti
A piedi sulla strada senza marciapiede: investiti e multati, ma il giudice fa giustizia
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BELLUNO - Oltre al danno, la beffa. Dopo essere stati investiti da un furgone mentre camminavano a bordo strada a Levego per andare alla fermata del bus, due ragazzi minorenni sono stati anche multati dai vigili. La loro colpa? Camminavano sul lato sbagliato della strada, ovvero avrebbero dovuto procedere in senso opposto di marcia rispetto a quello dei veicoli in carreggiata. Peccato che in quella zona (il tratto della sp1 vicino alla fontana di Levego, al chilometro 1 e 700, vicino al civico 329) non solo non ci sia un marciapiede o comunque un percorso protetto per pedoni. Ma non vi sia nemmeno lo spazio per camminare, visto i il muretto di contenimento presente. Situazione che poi peggiora ulteriormente quando c’è la neve, esattamente come quel giorno del 29 gennaio 2019. Lo ha compreso il giudice di pace di Belluno, Fabrizio Schioppa, che, con la sentenza del 9 dicembre scorso, ha cancellato la sanzione.

IL PRECEDENTE
Da tempo i pochi residenti di quella zona chiedono la messa in sicurezza di quel tratto pericoloso di sp 1. È buio, senza marciapiede, senza passaggio pedonale, ma è l’unica via per la fermata del bus. Richieste che però sono rimaste inascoltate. Dopo l’investimento, è stato installato un autovelox fisso, ma non basta. Una situazione che fa tornare alla mente il caso di Martina Bonavera. La pallavolista 13enne morì investita sulla statale 50 a Giamosa, perché non aveva un percorso sicuro dove camminare. Da tempo i residenti chiedevano, anche con raccolte firme, un marciapiede, che venne realizzato un mese dopo la tragedia. Nel caso di Levego, fortunatamente, i ragazzi se la sono cavata con lesioni non gravissime, ma anche i loro genitori, come quelli di Martina, hanno lottato, tramite l’avvocato Mariangela Sommacal, per avere giustizia. In ballo non c’è la multa: si tratta di 18 euro. Ma un principio e la sicurezza di tutti. 

IL RICORSO
Un genitore ha impugnato il verbale di fronte al Prefetto, che però confermò la sanzione. Non si è fermato e è arrivato al giudice di pace. E aveva ragione. Il giudice Schioppa ha ritenuto fondato il ricorso. «Sul lato opposto della strada- dice nella sentenza- risultava oggettivamente impossibile camminare essendo privo di un marciapiede e anche di un minimo spazio a lato che consentisse un minimo di sicurezza». E infine striglia anche Veneto Strade: dove stavano procedendo in fila i ragazzi c’era lo spazio per camminare «seppure in una situazione di pericolosità che l’ente preposto alla gestione della strada sarebbe sicuramente tenuto a rimuovere, anche in considerazione della vicina fermata dell’autobus, procedendo quantomeno alla costruzione di un marciapiede». E infine annulla la sentenza. Ma la battaglia non è ancora finita: l’altro genitore, che si era rivolto in prima battuta al giudice di pace, aveva invece ottenuto una conferma della multa. La sentenza era del giudice di pace Gianni Bottoli, che aveva concluso in maniera opposta. In questo caso si andrà in Appello, di fronte al Tribunale di Belluno.
Ultimo aggiornamento: 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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