Demolita la casa di Babbo Natale: per il Comune è abusiva

Martedì 31 Dicembre 2019 di Raffaella Gabrieli
Demolita la casa di Babbo Natale: per il Comune è abusiva
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GOSALDO (BELLUNO) - «L’ingresso della casa di Babbo Natale è abusivo e deturpa la facciata della chiesetta di San Giacomo: va tolto». Il messaggio è stato lanciato ieri dal municipio agli Amici della piazza di Gosaldo che a inizio dicembre avevano dato vita, in un’ala dell’edificio sacro, a un locale dove accogliere grandi e piccini per qualche momento di festa. Un’area a cui si accedeva, appunto, tramite una sorta di passaggio composto da tavole di legno e rami di abete. Di ieri, però, l’ordine di toglierlo.«Questo - sottolineano i volontari - ci induce a chiudere la casetta in anticipo, rispetto al previsto 6 gennaio. Per quanto ci riguarda, con ogni probabilità non si sentirà più parlare di noi e delle nostre attività realizzate solo per valorizzare il paese». Un episodio che addolora i volontari e che li induce a chiudersi a riccio, gettando la spugna. 
I FATTI 
«Tutto ha inizio - spiegano i componenti del gruppo - con un errore nostro: quest’anno abbiamo pensato di arricchire la casa di Babbo Natale con una caratteristica entrata lignea. Ben coscienti di non poter piantare nemmeno un chiodo nei muri della chiesetta di San Giacomo, abbiamo costruito una struttura autoportante, senza però presentare domanda. Sulla costruzione siamo stati redarguiti già il giorno seguente. Abbiamo quindi proposto di smantellarla seduta stante ma ci è stato risposto che, per risolvere la situazione, avremmo potuto presentare domanda, seppur tardiva. Soluzione che abbiamo messo nero su bianco il giorno 9 dicembre». «Ma ggi 30 dicembre - proseguono - siamo stati invitati a smontare l’entrata in quanto deturpa l’antica struttura della chiesa. E così abbiamo fatto, nel pomeriggio. Abbiamo quindi ripristinato il “decoro” di questo antico edificio. Foto e video che abbiamo realizzato testimoniano che nessun tassello è stato piantato nel muro della chiesa per fissare la struttura. Mentre invece ne abbiamo scoperti di altri, datati. 
LA MORALE 
«La conclusione di questa storia - sottolineano i volontari che avrebbero dovuto animare la casetta sino al 6 gennaio, tutti i giorni, con festine, laboratori, canti - è che ci sentiamo presi in giro. Perché non dirci subito “toglietela”? Perché giocare ai burattinai con chi mette da parte gli impegni personali e investe energie, tempo (anche le proprie ferie) e risorse per dare un segno di vita al nostro paese che a detta di chiunque è condannato a morire? Se Gosaldo muore è perché chi cerca con sforzi e fatica di farsi spuntare le ali se le vede subito tarpate. Nel 2020 probabilmente sentirete parlare di noi sempre meno».
Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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