Napoli zona rossa senza ordinanza: rischio caos nell'ultimo giorno di «libertà»

Sabato 14 Novembre 2020 di Paolo Barbuto
Napoli zona rossa senza ordinanza: rischio caos nell'ultimo giorno di «libertà»

La notizia della trasformazione in zona rossa era nell’aria da tempo e s’è manifestata con tutta la sua prepotenza nel primo pomeriggio di ieri, inizialmente sotto forma di sussurro, poi con l’annuncio dell’ufficialità della decisione. A dare la notizia, fra i primi, proprio il sindaco di Napoli, de Magistris, il quale ha sostenuto di averlo saputo dalla diretta voce del ministro Speranza al quale aveva fatto una telefonata per annunciargli la pubblicazione della sua ordinanza. 

Ora, comprenderete tutti che quell’ordinanza sindacale, condivisa anche con il prefetto ieri mattina, doveva essere realmente importante e innovativa se un ministro della Repubblica era pronto ad ascoltarne i contenuti prima della pubblicazione. Eppure quel documento è rimasto nel cassetto, superato ormai dalla decisione del Governo.

L’annuncio dello stop al documento è stato diffuso dallo stesso de Magistris davanti a una telecamera, situazione a lui gradita, nel suo studio di palazzo San Giacomo: ha registrato un video che è poi stato pubblicato sui social ufficiali dove ha raccolto migliaia e migliaia di commenti, tutti poco gentili, molti addirittura irripetibili.

Di fronte all’apertura di un nuovo periodo difficile per la città, praticamente un nuovo lockdown del quale non si conosce la conclusione, il primo cittadino non ha trovato parole di incoraggiamento e sostegno alla sua stessa gente però ha tenuto a ricordare che il suo provvedimento sarebbe stato clamoroso, se solo glielo avessero fatto fare; al cospetto di una decisione che fa piombare nuovamente Napoli nell’incubo delle restrizioni e della paura per la pandemia la persona che veste la fascia tricolore ha, legittimamente, elogiato e magnificato la sua ordinanza mai emanata. Solo sul finale del video, Dema ha fatto un modesto accenno alla sua richiesta, vibrata, di ottenere immediatamente finanziamenti e ristori per chi resterà senza lavoro nel tempo delle chiusure da zona rossa.

Video

Ma quali erano i contenuti di quei fogli sventolati (i soliti maligni sostengono che non ci fosse nessuna ordinanza, ma noi crediamo fermamente alla lealtà del sindaco) e non mostrati? Cosa c’è in quel documento che da una settimana il sindaco annuncia a tutte le tv del Paese presentandolo come «clamoroso» e «capace di svelare a tutti che viviamo in un festival dell’ipocrisia». Il segreto l’ha svelato lo stesso Dema: «In questa ordinanza si faceva chiarezza perché si evidenziava in maniera efficace che nella zona gialla le persone possono circolare, che i negozi sono aperti.

Quindi non bisogna meravigliarsi se c’è troppa gente per strada», non c’è che dire, parole realmente clamorose, aveva ragione il sindaco, ha fatto chiarezza usando gli stessi concetti ampiamente contenuti nell’allegato al Dpcm che stabilisce i termini della “zona gialla”. 

Ma c’è anche dell’altro: l’ordinanza - dice alla telecamera, con enfasi, il sindaco - avrebbe dimostrato che «chiudere una strada piuttosto che un’altra non aveva alcun senso nè alcun tipo di efficacia, anzi poteva rafforzare concentrazioni in altri luoghi, quindi con questa ordinanza si individuavano delle strade sulle quali intervenire solo in caso di forti potenziali assembramenti, quindi si auspicava un maggior controllo del territorio», sagace intuizione, esattamente la stessa che avevano avuto il governatore De Luca e il prefetto Valentini il giorno prima, giovedì, quando è stata presa proprio una decisione identica a quella che il giorno seguente de Magistris avrebbe scritto nella sua ordinanza.

Nel frattempo l’ordinanza clamorosa è rimasta nel cassetto. Peccato, perché la zona rossa entrerà in vigore solo domani e per la giornata di oggi sono previsti assembramenti da “ultimo giorno di libertà” che un’ordinanza sindacale dai contenuti così innovativi e clamorosi avrebbe certamente contribuito a limitare. 
 

Ultimo aggiornamento: 19:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA