Raffaele ha riavuto la sua casa. Dopo 161 giorni di attesa, minacce di morte e aggressioni ieri mattina ha finalmente varcato la soglia dell'appartamento al terzo piano di una palazzina popolare di via Umberto Saba, a Monterusciello, che lo scorso 2 giugno era stata occupata da una coppia imparentata con affiliati ai clan Longobardi, Beneduce e Ferro.
Raffaele ieri mattina, al suo rientro, «scortato» dai poliziotti del commissariato di Pozzuoli, è stato salutato con affetto da alcuni vicini. Visibilmente emozionato e commosso, non ha negato di avere «timore per eventuali ritorsioni» dopo le minacce ricevute nei giorni scorsi. Una storia a lieto fine ma che ha lasciato l'amaro in bocca per le condizioni in cui è stata trovata l'abitazione che, prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, è stata danneggiata. Durante lo sgombero, inoltre, sono stati portati via arredi, elettrodomestici e oggetti personali. «Mi sono state consegnate le chiavi, ma purtroppo non c'è tutto. Anzi, quasi nulla. Ci mancano i letti, la lavatrice, la biancheria e la camera da letto è completamente vuota. È stata sradicata la caldaia, hanno piegato i tubi e perfino rotto i rubinetti» ha raccontato Raffaele. Uno sfregio, così come era avvenuto il giorno prima in un'altra casa in via De Curtis a Monterusciello dove, primo dello sgombero, qualcuno ha provocato danni strutturali, defecato e orinato su pareti e pavimenti.
Le operazioni di trasloco dalla casa di Raffaele erano state coordinate dal comune di Pozzuoli che aveva messo a disposizione mezzi e operai: una parte degli oggetti prelevati dall'appartamento sarebbero poi stati trasferiti in un altro edificio, sempre a Monterusciello, su indicazione dei due occupanti abusivi che avrebbero approfittato dell'assenza di Raffaele che poco prima era stato allontanato per ragioni di sicurezza. La coppia, quindi, avrebbe indicato agli operai di essere proprietaria di arredi, elettrodomestici e oggetti che invece apparterrebbero al 41enne. Un giallo, come l'episodio denunciato più volte da Raffaele e della sua legale Teresa Liguori che, in più sedi, hanno raccontato di aver ricevuto da un vigile la proposta di coabitare con gli occupanti abusivi. Ricostruzione sul quale il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha espresso «perplessità» annunciando l'avvio di un'inchiesta da parte della Polizia Municipale che nei prossimi giorni acquisirà le dichiarazioni del 41enne e dei vigili in servizio quel giorno.
Intanto proseguono le operazioni di sgombero a Monterusciello, al centro di un'operazione di ripristino della legalità che finora ha portato a 3 sgomberi su 15 ordinanze e che punta a liberare complessivamente 32 alloggi occupati abusivamente.