Nello scatto finale sorridono tutti, fanno il gesto della vittoria e mostrano la cartellina verde con il documento appena firmato. È l'accordo sulla dichiarazione costituzionale raggiunto dalla giunta militare in Sudan e dalla coalizione di forze della società civile siglata da Ahmed Mohamed Hemdan Daglo, vicepresidente della Giunta militare, e Ahmed Rabie, della Coalizione per la libertà e il cambiamento, e dai mediatori dell'Unione africana, Mohamed Hassan Lebatt, e quello etiope, Mahmoud Drir.
La data coincide con la prima udienza del processo per corruzione a carico del deposto presidente del Sudan, Omar al-Bashir. Il 18 agosto, la Giunta militare sarà sciolta e sarà formato il consiglio sovrano che governerà il Paese per tre anni e i cui componenti, cinque militari e cinque civili, saranno nominati il 19. Il premier del governo di transizione sarà scelto il 20 agosto, con il giuramento previsto per il giorno dopo. I componenti del consiglio dei ministri saranno annunciati il 28 agosto prima di essere stati approvati dal consiglio sovrano (il 30) e giureranno il 31, il giorno in cui è prevista la prima riunione di governo.