Bimbo morto nel pozzo, il proprietario del terreno è un parente: «Non me lo perdonerò mai»

Mercoledì 6 Febbraio 2019 di Enrico Chillè
Julen, il proprietario del terreno: «Non riesco a perdonarmelo, poteva capitare a mia figlia»

A quasi due settimane dal recupero del corpo di Julen Rosellò, il bimbo di due anni morto dopo essere caduto in un pozzo a Totalàn (Malaga), il 13 gennaio scorso, parla per la prima volta il proprietario del terreno in cui è avvenuta la tragedia che ha fatto piangere il mondo intero. David Serrano, uno zio del piccolo, ha infatti spiegato: «Non riesco a smettere di pensare a ciò che è accaduto. Non posso perdonarmi ciò che è successo, poteva accadere anche a mia figlia».

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Come riporta 20minutos.es, David Serrano è il marito di una cugina dei genitori del piccolo Julen Rosellò e domenica 13 gennaio aveva organizzato una sorta di pic-nic con alcuni familiari, tra cui il bimbo, papà José e mamma Vicky. Serrano, in una breve conferenza stampa, per la prima volta ha parlato pubblicamente dal giorno della tragedia: «Sapevo che c'era il buco di perforazione del pozzo, per questo lo avevo coperto con due blocchi di calcestruzzo. L'unico rischio che avevo calcolato era che qualcuno potesse caderci col piede e farsi male, mai mi sarei immaginato che lì dentro potesse entrarci un bambino, questo non me lo potrò mai perdonare».
 

 


David Serrano ha poi ricordato i tragici momenti della caduta di Julen nel pozzo: «Stava giocando tranquillo nel prato, poi abbiamo sentito le sue urla disperate. Ci siamo girati e non lo vedevamo, poi ci siamo avvicinati al pozzo e abbiamo capito che era scivolato tra i due blocchi di calcestruzzo ed era sparito». Lo zio di Julen ha rischiato di essere indagato per la negligenza ed è assistito da un team di avvocati che, però, sostengono che non vi siano cresponsabilità giuridiche: «L'incidente non poteva essere previsto da David. I responsabili sono coloro che hanno costruito il pozzo, sono state violate parecchie norme di sicurezza per la sua realizzazione, compresa la mancata segnalazione del pozzo stesso e della sua profondità». David Serrano non compare al momento nel registro degli indagati della Procura di Malaga, ma i suoi legali hanno spiegato: «Parteciperemo alle udienze come parte interessata, ma non ci saranno procedimenti a suo carico».
 

Ultimo aggiornamento: 13:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA