I Beastie Boys gli dedicarono una canzone e altre famose superstar del passato sono ricordate per la “pettinatura da pollo” che ne caratterizza il taglio: il “mullet” hairstyle è tornato a fare tendenza celebrando un’epoca indimenticata di paninari rock supercolorati.
L’acconciatura comparì per la prima volta sulle scene negli anni 70 grazie a testimonial maschili di spessore come David Bowie e Paul McCartney che ne decretarono il successo. Il mullet style (letteralmente “stile da triglia”) esplose però definitivamente un decennio dopo, diventando un vero e proprio simbolo della subcultura europea occidentale degli anni 80 (ed un importante contributo va decisamente riconosciuto a McGyver). Restò sulla cresta dell’onda anche per la prima metà della decade successiva, continuando a raccogliere celebri consensi (Kevin Costner, Andre Agassi, Bon Jovi) anche da parte femminile capitanata per l’occasione dalla sacerdotessa del rock Patti Smith.
Passato più di un ventennio durante il quale è stata documentata solo qualche sporadica comparizione (vedi Scarlett Johansson nel 2003, Rihanna nel 2013, Dacre Montgomery in Stranger Things dal 2016 e sulle modelle di Gucci nel fashion show A/W 2019-2020) oggi l’iconico taglio corto davanti e lungo dietro è ufficialmente e inaspettatamente tornato sulle teste di celebrity internazionali. Kristen Stewart, Ursula Corbero ("La casa di carta") e Rita Ora (nella nuova campagna Escada) sono solo alcuni esempi delle star che hanno già sfoggiato il loro personalissimo mullet su alcuni dei red carpet più glamour della stagione.