Le poche (e spesso inadeguate) residenze per anziani non autosufficienti: questa è una vera emergenza del Paese

Sabato 19 Agosto 2023

Caro Direttore,
la ringrazio per aver pubblicato nei giorni scorsi la mia lettera. Mi sarebbe piaciuto sentire il suo parere.... Non ritiene che valga la pena di affrontare anche questo problema che grava su molte persone, soprattutto quando sono sottoposte ad Amministratore di Sostegno, che può decidere per loro conto" tutto" , anche la reclusione in Istituti dove queste persone si sentono smarrite, perse, prive di ogni punto di riferimento, prive soprattutto della vicinanza di chi vuole loro bene...e nessuno ne parla..
Giovanna Zanini
Oderzo ( Tv)

Cara lettrice,
non è proprio vero che non parliamo mai degli anziani non più autosufficienti abbandonati o costretti a vivere in strutture inadeguate e che spesso rappresentano solo una triste e inaccettabile anticamera alla fine dei giorni. Lo abbiamo fatto spesso, purtroppo prendendo spunto da fatti di cronaca accaduti in case di riposo dei nostri territori rivelatesi teatro di sevizie e violenze ai danni di anziani ricoverati. Continueremo a farlo. Anche perchè questa rappresenta una vera emergenza del nostro Paese, di cui però prendiamo coscienza solo quando si verificano tragedie come quella che a luglio ha colpito una Residenza per anziani (note anche come Rsa) a Milano andata a fuoco, provocando la morte di sei persone. Come noto l'Italia è il Paese più"vecchio" d'Europa, quello cioè con un'età media dei suoi abitanti più elevata: 48 anni contro una media di 44. Ma nonostante questo e nonostante l'elevato numero di cittadini over 75, l'Italia è anche il fanalino di coda in Europa per posti letto in strutture per anziani. Ne abbiamo solo 18,6 ogni mille abitanti over-65 contro i 43,8 della media Ue e i 51 di Francia e i 54,4 di Germania. Con evidenti disparità territoriali. La metà dei letti si concentrano infatti in tre regioni: Lombardia, Piemonte e Veneto, dove la sanità pubblica ha da tempo iniziato ad affrontare il problema, mentre ci sono aree del Sud che risultano quasi totalmente sguarnite. Ma non è solo un problema di quantità, ma anche di qualità. Come purtroppo la cronaca ci ricorda periodicamente non poche strutture sono sovraffollate, soffrono di carenze di personale e non raramente emergono scarse condizioni igieniche, quando non casi di maltrattamento. Un tema cruciale visto che, secondo le previsioni, nel 2030 in Italia ci saranno 5milioni di anziani non autosufficienti. E quasi altrettante famiglie assillate dal problema, anche economico, di come garantire loro la necessaria assistenza. Medica e umana. Perche ciò che serve sono residenze che siano non solo luoghi di cura, ma di vita.

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