Alessandra Graziottin e la pillola: se servisse a far stare meglio i maschi sarebbe stata inventata molti secoli fa

Giovedì 2 Novembre 2017
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Caro direttore,
leggevo l'altro ieri un articolo sul Gazzettino nel quale una nota ginecologa tesseva un'appassionata lode della pillola anticoncezionale. Sembra sia una panacea per quasi tutti i mali femminili! Nella mia ignoranza in materia (leggo pochi articoli scientifici sui farmaci perché sono quasi tutti finanziati dalle stesse case farmaceutiche che li producono) mi domando: «Perché il Buon Dio non ha fatto nascere le nostre donne con la pillola anticoncezionale già in tasca?». È la stessa domanda che mi facevo quando si tessevano le lodi degli ansiolitici, panacea per tutti i mali della vita. Ora che c'è in giro un esercito di tossicodipendenti da ansiolitici l'ho capito: il Buon Dio usa il Buon senso.


Angelo Mercuri

Caro lettore,
la nota ginecologa è la nostra collaboratrice Alessandra Graziottin a cui ho chiesto di risponderle. Ecco la sua(bella ed efficace)replica. (r.p.)


Grazie per il commento, signor Mercuri. Se gli uomini avessero le mestruazioni, la pillola sarebbe stata inventata dai tempi di Gesù Cristo. E la userebbero con molto gusto, come hanno fatto col Viagra e i suoi cugini (Cialis, Spedra, Tadalafil). In altri termini, quando negli uomini c'è un problema fisico, lo si cura subito, se la medicina ce ne dà l'opportunità. Perché no per le donne? Gli uomini userebbero con convinzione la pillola contraccettiva se avessero mestruazioni così dolorose da essere invalidanti. Così abbondanti da dare anemie da carenza di ferro che si ripercuotono su tutta la salute, dal livello di energia vitale, alla depressione, alla capacità di concentrazione, attenzione, memoria, alla perdita del desiderio sessuale (che è quasi zero nelle donne anemiche). O se avessero drastici peggioramenti mestruali di molte patologie, tra cui asma, cefalea mestruale o dolore pelvico cronico, in testa: quando basta una pillola ben scelta, in continuazione, per ridurle in modo confortante. Prenderebbero la pillola di corsa se fossero a rischio di gravidanze non volute, per partner dal controllo non affidabile: quando l'orgoglioso ghe penso mi dà luogo a gravidanze non desiderate. Come mi ha detto una signora, la quale alla domanda: Quanti figli ha? mi ha risposto: Me marìo xe sbrissà tre volte. Bingo: tre figli! Per non dire della drastica riduzione dei tumori femminili, ovaio e utero in testa. Più l'ovaio ovula, più aumenta il rischio di cancro ovarico. Cento anni fa le donne avevano 140-150 cicli nell'arco dell'intera vita fertile: per la prima mestruazione tardiva, le molte gravidanze, gli allattamenti prolungati per cercare di spaziare le nascite, i blocchi mestruali da fame e carestie, la menopausa anticipata da carenze alimentari. Oggi ne hanno 450-480. Mettere a riposo l'ovaio è la prima prevenzione: 10 -15 anni di pillola riducono il cancro ovarico dal 60 al 70%. Se vedesse che cosa significhi avere questo cancro, probabilmente cambierebbe idea. In più l'apporto regolare di ormoni, più salutare rispetto alle fluttuazioni estrogeniche che sono eccessive nelle donne con molti sintomi mestruali, riduce del 12% la mortalità da ogni causa: e questi sono studi basati sui registri di malattia e di morte del sistema sanitario inglese, per esempio, e non delle case farmaceutiche. Cento anni fa la donna italiana aveva un'età media di 48 anni; oggi 85, anche per i progressi della medicina e della farmacologia, signor Mercuri. La pillola non è la panacea di tutti i mali. Tuttavia, scelta e prescritta con competenza e intelligenza clinica può aiutare le donne a vivere con più serenità la vita sessuale, a scegliere quando diventare madri, a ridurre molte patologie legate al ciclo, a gustarsi una maggiore energia vitale. Sempre valutando con cura, in ogni singola donna, indicazioni ed eventuali controindicazioni. Quanto agli ansiolitici, è il loro cattivo uso ad avere creato dipendenze patologiche. Vale per i farmaci quello che vale per ogni aspetto della vita: esistono una lato luminoso e un lato oscuro. Visto che della pillola contraccettiva si parla quasi sempre in senso negativo, ossia del lato oscuro, da medico amico delle donne ho ritenuto giusto posare lo sguardo sugli aspetti luminosi e preziosi. Soprattutto, sui vantaggi concreti che può dare alle donne.
Alessandra Graziottin 
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