Quante sciocchezze (ieri e oggi) sulla libertà di stampa in Italia

Giovedì 21 Aprile 2016
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Egregio direttore,
l'Italia scende al 77° posto nel mondo per libertà di stampa, più avanti di noi nazioni come Nicaragua, Armenia e Moldavia. Le classifiche, per il nostro Paese, dipingono una situazione sempre più da " Terzo mondo". Vantiamo primati negativi nei campi più vari: corruzione, istruzione, meritocrazia, numero di laureati, durata dei processi, burocrazia, voracità del fisco e via di seguito. Non mi aspettavo anche questo declassamento in un settore, quello dei " media ", dove sembra esserci la più ampia libertà di espressione. 


Vittorio De Marchi
Albignasego (Pd)



Caro lettore,
ogni grido d'allarme sulla libertà di stampa va preso sul serio, ma mi permetta di dubitare sulla attendibilità e forse anche sulla serietà di queste classifiche. Anche nel nostro Paese non mancano zone grige e forti elementi di preoccupazione: i giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata, per esempio, sono numerosi e sul grado di indipendenza di alcuni mass media ci sarebbe molto da discutere. Ma che in Moldavia, il paese con il più alto livello di corruzione d'Europa, o in Burkina Faso, dove per quasi tre decenni non si sono svolte libere elezioni, venga garantita a giornali e tv una maggiore libertà d'azione e di espressione di quanto accada in Italia, è del tutto inverosimile. C'è poi un'altra considerazione da fare: in passato la pubblicazione di queste classifiche suscitava in Italia molto clamore ed occupava grande spazio su alcuni "liberi" giornali. Ci veniva spiegato che il nostro Paese soffriva di un forte deficit di democrazia a causa della presenza come capo del governo di Silvio Berlusconi, ossia del proprietario del maggiore gruppo televisivo privato italiano nonchè di importanti aziende editoriali. Insomma, l'evidente conflitto d'interessi del Cavaliere condizionava fortemente la libertà d'espressione in Italia. Ma Berlusconi ormai da tempo è all'opposizione, eppure la nostro posizione nelle classifiche sulla libertà di stampa non è migliorata, anzi è persino peggiorata. Verrebbe da chiedersi come mai. Ma non sembra che rispondere a questa domanda interessi molto alla "libera" stampa italiana.
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