Molte persone credono che la terra sia piatta. E purtroppo c'è poco da ridere. Perché la falsa scienza è un pericolo

Mercoledì 15 Dicembre 2021

Egregio Direttore,
devo dire che ci vuole una persona con un livello d'istruzione medio/basso come me, per spiegare ai multilaureati della statistica i motivi per cui un italiano su venti ha risposto al Censis che crede alla teoria della terra piatta: semplicemente perché è un burlone! Vorrei però chiedere a lei se ritiene che molti dei suoi colleghi giornalisti siano così superficiali da avallare questo dato, oppure se ritiene che lo stiano manipolando per sostenere che chi non si vaccina contro il covid è un povero sciocco credulone!

Fabio Rossi
Sarmede (Tv)
Caro lettore,
non posso escludere che tra coloro che hanno risposto ai ricercatori del Censis ci sia anche qualche burlone.

Ma purtroppo credo che quei dati, nella sostanza, fotografino una realtà che, in quanto tale, non è necessario manipolare. Del resto già nel 2018, quando nessuno immaginava l'esistenza del Covid, un'indagine condotta negli Stati Uniti fece emergere che il 2% degli americani fosse convinto che la Terra era piatta e il 10% prendeva in considerazione come possibile questa ipotesi. In Italia, sempre in quell'anno, il termine Terra piatta o in inglese Flath earth era al 38° posto tra le parole più ricercate su Google. Non a caso il più importante quotidiano economico nazionale, Il Sole 24 ore, dedicò all'argomento un lungo pezzo dal titolo Come si spiega l'incredibile successo dei terrapiattisti. Quindi il risultato della recente indagine del Censis, per quanto possa apparire incredibile, non è così sorprendente o irreale. Anche se è certamente preoccupante. Nella sua assurdità, il terrapiattismo è un sintomo evidente della pericolosa diffusione della falsa scienza che trova terreno fertile sul web e sui social e tocca temi assai più importanti e sensibili di questo. Un fenomeno vasto che ha alla sua base anche una sfiducia generalizzata nei confronti delle istituzioni ufficiali e costituite, scientifiche e politiche, e di tutto ciò che da esse proviene. Il celebre astrofisico Neil deGrasse Tyson, direttore del Planetario di New York, ha detto un giorno: «A mio parere, il fatto che i terrapiattisti siano in aumento è segno di due cose. La prima è che viviamo in un Paese che protegge la libertà di parola. Ma la seconda è che viviamo in un Paese con un sistema educativo inefficace». E questa forse è una spiegazione che va considerata con attenzione.

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