La finta battaglia salutista dell'Irlanda: contro il vino per favorire i suoi alcolici, dalla birra al whiskey

Domenica 15 Gennaio 2023

Egregio Direttore
Da qualche giorno è di moda, per volontà degli Irlandesi, leggere che il vino nuoce alla salute. Ebbene, da quando sui pacchetti di sigarette è comparsa la dicitura: il fumo nuoce alla salute, domando se avete visto che la gente abbia smesso di fumare? Non mi sembra. Allora la parola più adatta, ma questo vale non solo per le sigarette e adesso per il maltrattato vino' è solo un'altra: Eccesso. Ma all'eccesso fa da contraltare un'altra parola: misura'. E' noto che fin dal mondo antico la misura era considerata la base della saggezza. Suvvia, quando mai un bicchiere di vino ha fatto male, anzi, come dicono anche i dottori, fa buon sangue! Quindi egregi e simpatici Irlandesi bevetevi pure qualche pinta di guiness' e lasciate a noi italiani e in particolare ai veneti che co polenta e tocio' ci beviamo un buon bicchiere di vino rosso!
A tutti, salute!

Adriano De Angeli


Caro lettore,
gli irlandesi sono un popolo simpatico, ma in questo caso o i loro rappresentanti a Bruxelles la sera prima avevano davvero esagerato con le pinte di birra e con l' whiskey (scritto con la e per non confonderlo con quello scozzese) o, più probabilmente, hanno cercato di fare uno sgambetto ai paesi produttori di vino, Italia e Francia primi far tutti ovviamente.
Perché l'idea di mettere sull'etichetta delle bottiglie di vino un avvertimento simile a quello che appare sui pacchetti di sigarette (Nuoce alla salute) è un'assoluta sciocchezza. E' una pretesa che non ha alcun fondamento scientifico e che sul piano della tutela della salute non avrebbe neppure una grande utilità pratica. Ma danneggerebbe l'immagine del vino sui mercati internazionali, sopratutto in quelli che, avendo diverse tradizioni alimentari dalle nostre, hanno da poco scoperto il piacere di bere un bicchiere di rosso o di stappare una bottiglia di prosecco . Diciamo la verità: l'Irlanda che non produce una goccia di vino, ha finto di voler combattere una battaglia salutista per fare concorrenza sleale ai paesi che invece lo producono e favorire così i suoi alcolici: la birra e l'whiskey. Un operazione di bassa cucina.
      
 

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