Il falso invalido guardalinee e la solidarietà dell'inganno

Mercoledì 31 Maggio 2017
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Egregio Direttore
sul Gazzettino si è dato ampio risalto al falso invalido al 100% che faceva il guardialinee nelle gare di calcio. Scandaloso certamente, giustamente arrestato e obbligato a restituire il maltolto, ma per l'ennesimo avvenimento del genere il truffatore è il falso invalido nessun cenno e nessun arresto a carico di quei medici che hanno accertato, certificato e dichiarato quell'invalidità. Come dovrebbe essere noto un'invalidità, sia parziale che totale, viene accertata dalle Commissioni Mediche Provinciali, (composte in genere da tre o quattro medici più una segretaria), le quali vagliano le certificazioni fornite dai medici di base, sottopongono il richiedente a specifici prelievi e esami, consultano medici specialistici, e alla fine dell'iter conoscitivo sottopongono l'invalido alla visita collegiale dando successivamente l'esito con specifico, dettagliato e prestabilito verbale che viene sottoscritto da tutti i medici membri della Commissione. Solo alla fine questo verbale viene mandato all'Inps che provvede al pagamento della pensione. Non esiste un invalido che si auto dichiara tale, sono sempre i medici che lo accertano e lo certificano. 


Franco Dell'Amico
Padova


Caro lettore, 
in un paese privo di senso civico come l'Italia, i furbi non sono ritenuti nemici della collettività da smascherare ed eliminare. No, assai più spesso sono considerati eroi da imitare o, almeno, da ammirare. E quindi costoro non fanno fatica ad ottenere aiutini, favori, protezioni ai vari livelli. Anche perché non si sa mai: oggi io do una mano a te, domani tu potresti darla a me. Del resto, se così non fosse, si può pensare che in un comune o in un ospedale decine di dipendenti timbrino il cartellino e poi se vadano a farsi gli affari loro, senza che esiste una rete di connivenze che tollera e consente questo scandaloso andazzo? Non scherziamo. E sappiamo anche, come sottolinea lei giustamente, che dietro ogni falso invalido c'è sempre almeno un medico compiacente che certifica e legittima l'inganno. Naturalmente a spese del contribuente. Purtroppo in Italia c'è una solidarietà che funziona sempre: quella dell'inganno.
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