L'assenza di personalità capaci di leadership è la causa della resistibile ascesa del mito Greta

Mercoledì 18 Dicembre 2019
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Egregio direttore,
Il re è nudo! Quando sentiremo finalmente questa frase riferita a Greta Tumberg? Può tutto il mondo, il mondo che conta (intellettuali, giornalisti, artisti ecc.) farsi prendere in giro da una ragazzina sedicenne livorosa ed ignorante, abilmente manovrata da qualcuno che ne trae grossi interessi economici ( in primis i genitori)? Non studia, non frequenta nemmeno la scuola dell'obbligo (bell'esempio!) ma ci fornisce arrogantemente lezioni su una materia di cui non conosce neppure i rudimenti, ma solo i sentito dire, infarciti di molti luoghi comuni, facendosi portatrice (o promotrice?) di un catastrofismo che ci vorrebbe sull'orlo del precipizio come da almeno 50 anni sento dire (ma per fortuna siamo ancora qui). La materia dei cambiamenti climatici per la sua complessa valutazione, non può essere ideologica, ma solo scientifica! Gli illustri scienziati che vengono citati dalla giovane ambientalista non si spendono in prima persona con tanta enfasi, girando il mondo e riempiendo le piazze: Certamente sarebbero più credibili, ma forse sono, giustamente, più prudenti temendo forse il confronto con scienziati altrettanto credibili (di cui si parla poco) che non sono perfettamente allineati sulle loro posizioni. Invece di agitare le piazze, solcare gli oceani con prestigiose barche a vela, desse un buon esempio alla sua generazione: studiando e conseguendo un diploma, poi una laurea in materie ambientali ed infine si dedicasse alla ricerca scientifica; a quel punto la ascolteremmo volentieri e nessuno potrebbe dire che il re è nudo.

Lucio de Majo
Mirano (Venezia)

Caro lettore,
forse sarà per miei evidenti limiti culturali, ma confesso che continuo a fare fatica a capire quali sarebbero le ragioni che hanno fatto di Greta Thunberg una star e un personaggio di riferimento mondiale, addirittura, chissà, una possibile candidata al Nobel. Il suo impegno per l'ambiente è certamente apprezzabile, ma non diversamente da quello di tanti suoi coetanei. Le sue tesi e i suoi allarmi non hanno nulla di nuovo, riecheggiano note teorie ultra-ambientaliste che nello stesso mondo verde sono state spesso criticate e contestate. E che non acquisiscono certo maggiore autorevolezza se a diffonderle è una ragazza di 16 anni. Eppure la stella di Greta è in continua ascesa. La sua aura di personaggio senza macchia e senza paura non viene scalfita da nulla, neppure dalle piccole gaffe come quella in cui è incorsa l'altro ieri quando ha diffuso una sua foto accucciata a terra su una carrozza ferroviaria accanto ai bagagli, salvo dimenticarsi di dire che, grazie alle Ferrovie tedesche, è stata poi accolta e ha viaggiato comodamente in prima classe. L'unica ragione che può giustificare un fenomeno di questa portata è la drammatica assenza nel mondo contemporaneo, e in particolare in quello progressista, di punti riferimento e di personalità capaci di esprimere una leadership. Per cui basta una ragazza sveglia e mediaticamente molto abile per conquistare un palcoscenico globale. Non c'è da preoccuparsi?
Ultimo aggiornamento: 12:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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