Cosa non viene (da tanti) perdonato al Cavaliere? L'aver sconfitto, dopo Mani Pulite, il disegno dei reduci del Pci

Mercoledì 14 Giugno 2023

Caro direttore,
in questo triste momento in cui scompare un personaggio che ha cambiato la nostra esistenza nel bene o nel male, mentre tutta la stampa, anche quella più scettica sulle qualità del Cavaliere, sta commentando gli indiscutibili successi in tutti i campi di Silvio Berlusconi, i soliti odiatori ne mettono in risalto le negatività in una sfida che per trent'anni ha invaso le loro menti contagiate da una malattia pericolosa come l'invidia. Che meravigliosa la Democrazia! È come se in Russia operassero indisturbate le testate come Libero, La Verità, il Giornale, allora potremo considerare Putin come un liberatore dell'Ucraina. A parte i dubbi sulla moralità del personaggio, penso che lo scopo di tanto accanimento sia impedire e/o ostacolare il consenso al centrodestra, ma i risultati sono fallimentari e non capisco il non capire che perseverare è sempre stato diabolico.

Leonardo Agosti
Cadoneghe


Caro lettore,
per il mio lavoro ho avuto modo di conoscere Silvio Berlusconi, di incontrarlo e di parlargli anche a lungo. Ma non tema: non ho alcuna intenzione di proporre i miei personali ricordi, sommandoli a tutto ciò che è stato scritto e raccontato in queste ore. Non credo aggiungerebbero nulla di importante sulla figura dell'ex premier. Voglio però provare a dare una risposta, seppur rapida, alla sua lettera. Mi è capitato più volte di non condividere scelte di Silvio Berlusconi, ma non ne ho mai messo in dubbio la grandezza e mi sono fatto un'idea abbastanza precisa sulle ragioni dell'accanimento nei suoi confronti. Un sentimento talmente profondo e irriducibile da non venir meno, in alcuni casi, nemmeno nel giorno della sua scomparsa. Berlusconi per una parte della nostra opinione pubblica, oltreche del mondo politico, ha la inaccettabile responsabilità di aver fatto fallire un disegno che, dopo Mani pulite, avrebbe dovuto consegnare l'Italia alla gioiosa macchina da guerra della sinistra post comunista. Berlusconi con la sua discesa in campo e contro ogni pronostico, sconfisse quella grande alleanza, mandò all'opposizione i reduci del Pci e i loro alleati, condizionando con la sua presenza per i decenni successivi la vita politica italiana. Tanti non glielo hanno mai perdonato. E non riescono a perdonarglielo nemmeno in questo momento.
 

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