Gli ecovandali del blitz a San Marco non vanno presi troppo sul serio. E obblighiamoli a ripulire quel che imbrattano

Sabato 9 Dicembre 2023

Gentile Direttore,
con riferimento agli atti di Ultima Generazione, hanno tutta la mia comprensione e aggiungo che non spetta al comune cittadino bloccare queste azioni, in quanto questo è compito delle forze dell'ordine. Inoltre non vedo nessun delitto, anche se questo governo si impegnerà per fabbricare una condotta delittuosa, ma solo un eventuale danno irrisorio al patrimonio culturale. Gli attivisti di Ultima generazione, hanno pienamente ragione. Alla mia generazione è stato lasciato in eredità il debito pubblico, mentre alle nuove generazioni lasceremo un ambiente insalubre e inquinato, se non si inverte la rotta. Per cui non si fa niente in questo momento e lo spirito giovanile può tranquillamente sfociare in questi gesti, che vogliono sensibilizzare l'opinione pubblica insensibile, a tutto ciò, anche perché poco e mal sollecitata dai giornali. Invece si assiste all'ennesima difesa di comodo dei beni di interesse culturale come se lo smog prodotto dalle attività umane non li deturpasse già abbastanza, costringendo a fare
costosi restauri.
A.C.


Caro lettore,
lei vuole farci credere che buttando fango e nesquik sulla Basilica di San Marco, si sensibilizza un'opinione pubblica, a suo dire, ancora troppo sorda verso i pericoli che sta correndo il pianeta? E cosa glielo fa pensare? Ha per caso registrato un sussulto di sensibilità ecologista dopo i numerosi assalti a opere d'arte o i blocchi stradali messi in atto da Ultima generazione? A me non pare proprio.

Direi anzi che queste gesta ottengono l'effetto contrario. Allontano invece di avvicinare. Del resto: perché mai un cittadino dovrebbe, non dico condividere, ma anche solo provare un moto di simpatia per le tesi di chi lo blocca sull'autostrada mentre sta andando al lavoro o verso chi imbratta i monumenti della sua città? Gli eco-vandali, parafrasando una celebre citazione di Lenin, altro non sono che le più recenti vittime di una antica malattia infantile: l'estremismo. La loro non è in alcun modo una battaglia nobile o civile ne' tantomeno eroica. Praticano la violenza e l'illegalita nell'illusione, anch'essa antica, di cambiare in questo modo il mondo e l'umanità. Ci hanno già provato altri, con effetti disastrosi. Forse con queste azioni i giovani di Ultima generazione danno un senso alla loro esistenza, ma andrebbero presi assai meno sul serio di quanto qualcuno continua a fare. E magari come prima cosa bisognerebbe obbligarli a ripulire i monumenti che imbrattano. Almeno farebbero qualcosa di utile e comprenderebbero i danni che, inutilmente, compiono.

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