Poveri 5Stelle, rivoluzionari mancati
e frustrati pronti a tutto per farsi notare

Venerdì 31 Gennaio 2014
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Caro direttore,

l'impressione negativa che mi aveva dato il "boia Napolitano", letto sui giornali o sentito in tv, si molto attenuata quando l'ho risentito nel suo contesto cio nel discorso del grillino Sorial. L'insulto chiaramente in rapporto al fatto che Napolitano sia favorevole alla "ghigliottina" contro l'ostruzionismo dei grillini, per impedire l'approvazione del decreto Imu-Bankitalia. A questo punto confesso di essere sconcertato dal risalto negativo che i media continuano a dare all'episodio, con una Procura che intende incriminare il grillino per vilipendio. Insomma mi sembra che si stia andando fuori misura. Ma pu darsi che io non riesca ad essere obiettivo.


Giovanni Moccia

Venezia



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Caro lettore,

lasciamo perdere le simpatie politiche e anche qualsiasi discorso sul buongusto e sul buonsenso. Ma che necessit c' di alzare sempre i toni, di ricorrere all'uso di espressioni forti se non sguaiate, di insultare in ogni modo e con ogni mezzo gli avversari politici? Per carit l'incidente pu sempre capitare. La parola di sen sfuggita pure: le intemperanze non solo verbali di alcuni celebri deputati sono note e hanno fatto la storia del Parlamento. Ma quella del Movimento 5 Stelle sembra ormai una strategia. Senza freni e senza limiti. Un giorno si d del "boia" a Napolitano, l'altro si dileggiano in modo indecente le deputate del Pd, l'altro ancora si accompagna il proprio intervento alla Camera con gestacci da trivio. Aspettiamo, con malinconica curiosit, la prossima mossa. Forse anche questo modo per marcare la propria "diversit" dal resto della politica. Forse un sistema per bucare, a buon mercato, il video e ottenere pi visibilit. Ma, al netto dello stupore o dell'indignazione che certe sortite provocano, resta una sensazione: che questi eccessi verbali o gestuali siano soprattutto figli dell'impotenza e dell'incapacit di incidere politicamente dei 5Stelle. Il movimento di Beppe Grillo ha ottenuto molti voti, ma non sa e non vuole usarli per condizionare scelte e decisioni. Le parolacce, i gestacci e gli attacchi scomposti diventano cos le armi per farsi notare. E per qualcuno sono anche il modo per sfogare (un po' tristemente) le proprie frustrazioni di rivoluzionario (per ora) mancato.
Ultimo aggiornamento: 11:39

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