Egregio direttore,
vorrei trasmetterle la mia amarezza dopo aver seguito in questi giorni alcuni programmi televisivi sulla sanità. L'amarezza nasce dall'aver constatato ancora una volta che nella nostra Italia manca la cultura e la responsabilità nel verificare che le disposizioni che vengono date vengano poi eseguite. In un programma alla richiesta dell'intervistatore sull'esistenza di un piano nazionale aggiornato contro il rischio pandemico, che per legge dovrebbe essere rifatto a periodiche scadenze, i vari responsabili della sanità nazionale sono caduti dalle nuvole, scaricando ovviamente su altri la responsabilità se l'originale piano redatto nel 2006, non fosse stato aggiornato nel 2017, come previsto. Se poi capita che il commissario della sanità in Calabria, generale Saverio Cotticelli, dichiara di non aver mai saputo di dover redigere il piano pandemico della regione Calabria, oggi zona rossa, significa che stiamo andando allegramente allo sbando. E poi Grillo dice che per fare il ministro basta scegliere una qualsiasi persona che passa per la strada. Povera Italia, poveri noi tutti.
Renzo Turato
Padova
Caro lettore,
nella sua vergognosa tristezza la vicenda del commissario della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, ci conferma alcune cose che i luoghi comuni e una certa propaganda politica, ci fanno spesso dimenticare.