Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di morte nel mondo, con una stima di circa 17,9 milioni di decessi ogni anno.
In definitiva, elevati livelli di colesterolo LDL danneggiano progressivamente le arterie e sono tra le cause principali di infarto miocardico e ictus cerebrale. Nonostante l’ipercolesterolemia sia riconosciuta come il fattore di rischio cardiovascolare più facilmente modificabile, purtroppo ottenere una riduzione efficace e sostenuta nel tempo dei livelli di colesterolo LDL è ancora una sfida, tanto che 8 pazienti su 10 ad alto rischio non sono in grado di ridurlo ai livelli raccomandati.
Giovedì 30 marzo e venerdì 31 marzo i più grandi esperti della Cardiologia italiana si riuniranno a Roma presso il Centro Congressi Auditorium Aurelia per l’evento nazionale: “Lipids in Rome - OLD CHALLENGES AND NEW OPPORTUNITIES” organizzato dall’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), in collaborazione con la Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi e con il patrocinio dell’American College of Cardiology. Un appuntamento importante rivolto non solo alla comunità scientifica cardiologica ma anche a medici di diverse discipline in cui si farà il punto sui temi relativi alle nuove opportunità terapeutiche attualmente disponibili finalizzate alla riduzione del rischio cardiovascolare globale.
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