I segreti del cubo di Rubik: nel libro di Damiano tutti i trucchi per risolverlo

Giovedì 31 Marzo 2022 di Chiara Pavan
I segreti del cubo di Rubik: nel libro di Damiano tutti i trucchi per risolverlo

Damiano Bacchin, giovane trevigiano, ha domato la celebre invenzione di Erno Rubik, ma poi ha deciso di autoprodurre un libro di istruzioni che consente di svelare il rompicapo anche ai principianti. Il volume è volato nella classifica di Amazon ai primi posti. Il pesarese Giovanni Contardi, invece, esegue ritratti di personalità famose utilizzando i soli sei colori del rebus.

Quel rompicapo colorato è una vera e propria sfida. Un meccanismo semplice e diabolico al tempo stesso, capace di stimolare il potenziale creativo di intere generazioni. In fondo, tutti si sono imbattuti nel cubo di Rubik.

Grandi e piccini. Ma non tutti sono riusciti a superare la prima fase, ossia a completare una facciata di un solo colore, incastrando alla perfezione i tasselli e arrivare poi a risolvere l'enigma. Eppure, dietro quel cubo nato dalla fantasia di Erno Cubik, brillante studente del Politecnico di Budapest e poi designer di giocattoli capace di passare alla storia con la sua piccola invenzione commercializzata dal 1980 (gli ultimi dati parlano di 400 milioni di pezzi venduti), c'è tutto un mondo che venera il pensiero logico. Una sorta ossessione che spinge a completare la sequenza, riportando ogni lato del cubo ad un solo colore. Una sfida in velocità e creatività.


SPEEDCUBING

Risolvere il cubo di Rubik è ormai una competizione a livello globale, si chiama speedcubing, e dal 2003 spinge i contendenti a competere sul tempo (meno di 50 secondi). Vince chi completa il cubo il più velocemente possibile, ma anche nei modi più complicati possibili: da bendati, con una sola mano, oppure con più cubi a disposizione, e ovviamente nel minor numero di mosse. L'attuale record del mondo appartiene al cinese Du Yusheng, che ha fermato il cronometro ad appena 3,47 secondi al torneo Wuhu Open 2018. Ma c'è anche chi non si limita a risolvere il rompicapo in tempi record, ma si diverte pure a trasformare ogni cubo nel tassello di un puzzle che diventa poi un'opera d'arte. Come il giovane visual artist pesarese Giovanni Contardi, capace di realizzare veri e propri ritratti di celebrità utilizzando i soli sei colori del cubo: in pochi anni è riuscito a farsi un nome in tutto il mondo, vendendo le sue opere a prezzi altissimi (arriva anche a 29mila dollari), ormai considerate forme d'arte, esposte nelle gallerie di Manhattan.


L'EXPLOIT

C'è anche chi ama mettere le proprie competenze a disposizione degli altri, come il giovane talento trevigiano Damiano Bacchin, studente di Ingegneria Fisica a Venezia e passione non soltanto per il magico cubo colorato, ma anche per il violino (ha ottenuto il diploma al Consevatorio Venezze di Rovigo ed è violinista nel Gruppo d'Archi Veneto). Da questo legame con il rompicapo nato sui banchi delle elementari e poi sostenuto, alimentato e rinforzato fino a oggi, è nato il saggio Cubo di Rubik per principianti-Una semplice guida per imparare a risolvere il cubo di Rubik, libro autopubblicato con Amazon, che in poco più di un anno è diventato un piccolo caso, piazzandosi al 4. posto della classifica bestseller di Amazon nella sezione Geometria per bambini, e al 12. in quella di Puzzle per ragazzi. «Sono contento - dice Damiano, nato a Venezia ma di fatto trevigiano, 22 anni il prossimo giugno - al di là del risultato mi piaceva l'idea di racchiudere in una guida quello che sapevo per invogliare i principianti a misurarsi col cubo». Un progetto particolare, per Damiano, che non si è limitato a sviluppare l'idea, ma ha costruito l'intero libro, dal testo ai disegni che corredano le pagine, trovando anche il grafico per la copertina e il traduttore per la versione inglese. Un autore-editore completo, complice anche l'aria che si respira in casa - è figlio dell'editrice Mara Zia, Diastema - che lo ha spinto a seguire tutte le fasi della pubblicazione. «Ho letto tanti articoli e mi sono detto: proviamo e vediamo cosa succede, ma senza grandi aspettative. Il risultato è stato buono. Mi sono concentrato sul mercato italiano». Un piano, il suo, che punta anche alla seconda puntata: «L'idea è di realizzare un'altra guida, più avanti, rivolta ai più esperti, quelli che puntano alla velocità, con cubi più performanti, che scorrono più velocemente. Perché una volta che si sa risolvere il cubo, c'è la voglia di velocizzarsi. Mi piace l'idea di scrivere, la preferisco al video: un testo lo si può consultare più volte, rimane, lo puoi rileggere e rivedere».


LO SGUARDO

Il cubo non è per tutti, Damiano lo sa. Lui ci si è avvicinato da piccolo, grazie a un piccolo portachiavi dotato di «un cubo in miniatura. Quando l'ho preso in mano, mi è nata subito la curiosità, quella tipica dei bambini, che vogliono provare a fare». I rompicapo, dopo tutto, non sono passatempi o semplici divertissement, ma aiutano a sviluppare il potenziale creativo nascosto dentro di noi. E il cubo, nella sua forma essenziale, nei suoi colori iconici allineati, è l'esempio ideale: risolverlo significa imparare a incastrare i propri pensieri, cambiare di posto alle proprie certezze, sistemare i tasselli del proprio cosmo. «L'oggetto in sè è affascinante - osserva Damiano - a livello meccanico cerchi sempre di capire cosa tiene insieme i pezzi. Poi c'è la sfida, quella di completarlo. Alla fine capisci che devi avere la tecnica, devi conoscere le mosse che ti permettono di completarlo. Ma devi anche andare più velocemente».


«NERD? NON SO»

Per chi non sa come destreggiarsi in un mondo così particolare, può seguire i consigli di Damiano che illustra i tre metodi per completare il rebus. Il più semplice, quello che si trova in quasi tutte le guide, si chiama metodo a strati, «proprio perchè si procede per strati; poi c'è il Fridrich, concettualmente simile al precedente, ma più avanzato, aiuta a risolvere con meno mosse e passaggi. Infine il terzo, Corners first, si sistemano prima gli angoli, non ci procede per strati, ma per ordine». Un mondo di nerd? «Per chi è estraneo a questo universo può sembrare una follia - ride Damiamo - ma in realtà una volta entrati nell'ottica, è come un rebus, è bello misurarsi. C'è addirittura chi fa il cubo da bendato. All'inizio sei meravigliato, ma facendo pratica, capisci che si può fare». Sensazioni? «Anche queste vanno a fasi: all'inizio quando impari, la soddisfazione è arrivare alla fine, dopo un po' quando ormai si è presa familiarità, la parte divertente è migliorare il tempo di soluzione. Insomma, imparare nuovi algoritmi: in pratica, completi il cubo con meno mosse». Una sfida globale che piace a grandi e piccini, ma soprattutto ai musicisti: «In effetti molti appassionati di cubo sono musicisti - conferma il violinista Damiano - non c'è uno studio scientifico che lo dimostra, ma quando sei in giro per le gare, scopri che sei in mezzo ai musicisti. I rebus della vita».

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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