Covid, Iss: meno casi gravi e morti rispetto a marzo, chi sono i malati. Età media e patologie

Martedì 27 Ottobre 2020
Covid, Iss: meno casi gravi e morti rispetto a marzo, chi sono i malati. Età media e patologie

L'Iss: meno casi gravi e morti rispetto a marzo, chi sono i malati.

Età media e patologie. Mentre nelle prime settimane dell'epidemia da covid «si riscontrava una maggior percentuale di casi severi, critici e di deceduti postivi diagnositicati mediante tamponi effettuati post-mortem), con il passare del tempo si evidenzia in percentuale un netto incremento dei casi asintomatici o paucisintomatici e una marcata riduzione dei casi severi e dei decessi». Lo evidenzia l'ultima rapporto dell'Istituto superiore di sanità sull'epidemia Covid aggiornato al 20 ottobre. I dati mostrano il cambiamento nel tempo del quadro clinico riportato al momento della diagnosi dei casi confermati di Covid-19. 

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Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia

Al 22 ottobre, secondo Iss, l’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARSCoV-2 è 80 anni (mediana 82, range 0-109, Range InterQuartile - IQR 74-88). Le donne sono 15.719 (42,7%). La figura 1 mostra che l’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 82 anni – pazienti con infezione 52 anni). Le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 85 – uomini 79).

Nel 91,1% delle diagnosi di ricovero erano menzionate condizioni (per esempio polmonite, insufficienza respiratoria) o sintomi (per esempio, febbre, dispnea, tosse) compatibili con COVID-19. In 387 casi (8,9% casi) la diagnosi di ricovero non era da correlarsi all’infezione. In 57 casi la diagnosi di ricovero riguardava esclusivamente patologie neoplastiche, in 131 casi patologie cardiovascolari (per esempio infarto miocardico acuto-IMA, scompenso cardiaco, ictus), in 52 casi patologie gastrointestinali (per esempio colecistite, perforazione intestinale, occlusione intestinale, cirrosi), in 147 casi altre patologie.

I sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2. Febbre, dispnea e tosse rappresentano i sintomi più comuni. Meno frequenti sono diarrea e emottisi. Il 7,5% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero. 

L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (94,2% dei casi), seguita da danno renale acuto (23,3%), sovrainfezione (18,9%) e danno miocardico acuto (10,7%).

Terapie

La terapia antibiotica è stata comunemente utilizzata nel corso del ricovero (86,5% dei casi), meno usata quella antivirale (57,6%), più raramente la terapia steroidea (45,2%). Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 1138 casi (26,5%) sono state utilizzate tutte e tre le terapie. Al 4,6% dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 è stato somministrato Tocilizumab. 

Tempi

I tempi mediani (in giorni) che trascorrono dall’insorgenza dei sintomi al decesso (12 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (5 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (7 giorni). Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso è di 6 giorni più lungo in coloro che sono stati trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non sono stati trasferiti (12 giorni contro 6 giorni). 

Decessi di età inferiore ai 50 anni

Al 22 ottobre 2020 sono 412, dei 36.806 (1,1%), i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 90 di questi avevano meno di 40 anni (60 uomini e 30 donne con età compresa tra 0 e 39 anni). Di 12 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche; degli altri pazienti, 64 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 14 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.

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Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 01:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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