Botte e minacce alla moglie, arrestato un altro marito violento

Venerdì 20 Novembre 2020
Botte e minacce alla moglie, arrestato un altro marito violento

Ancora un marito violento arrestato da personale della Polizia di Stato. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 19 novembre, i poliziotti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip  presso il Tribunale di Latina nei confronti di un uomo di 56 anni, originario della Tunisia, già noto alle forze dell'ordine.

La misura cautelare è l’epilogo di un’attività di indagine dei poliziotti della Questura, che ha evidenziato i comportamenti violenti dell’uomo, consistenti in ripetuti maltrattamenti fisici e psichici ai danni della moglie.

In particolare, nel settembre 2014, il tunisino, dopo essere rincasato ubriaco, senza alcun motivo, aggrediva e malmenava la moglie strappandole i capelli. Dopo questo ed altri episodi, il Tribunale di Latina nel 2018 lo condannava   a 2 anni per maltrattamenti in famiglia applicandogli la misura cautelare del divieto di avvicinamento che terminava lo scorso febbraio.

Da quel momento la donna subiva nuovamente dal marito tutta una serie di violenze e prevaricazioni fino a all’episodio certamente più allarmante di aprile 2020, quando la stessa, mentre faceva la spesa in un supermercato di Borgo Sabotino, veniva avvicinata dal marito. Ieri è scattato l'arresto

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CODICE ROSSO

La Questura di Latina è particolarmente attenta alle problematiche che afferiscono i soggetti più vulnerabili, tanto che  presso la Squadra Mobile è stata individuata dal Ministero dell’Interno una specifica sezione composta da  personale altamente specializzato nella trattazione dei reati contro la persona ed in  particolare di quelli commessi contro i cosiddetti “soggetti deboli”, consumati in ambito intrafamiliare, nei confronti di donne e minori, e per i quali il legislatore ha recentemente emanato le direttive confluite nel cosiddetto Codice Rosso.

Il  coordinamento della Procura della Repubblica di Latina guidata da Giuseppe De Falco e dall'aggiunto Carlo Lasperanza, che hanno redatto delle linee guida e dei protocolli tali da rendere l’intervento delle Forze dell’ordine e della magistratura sempre più efficace e rapido, hanno consentito di eseguire un elevato numero di misure cautelari a tutela delle parti offese.

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