Arrestate la moglie e la suocera di Soumahoro. Le carte dell'accusa: «Soldi per i migranti spesi in vestiti, gioielli e ristoranti»

Lunedì 30 Ottobre 2023 di Marco Cusumano
Arrestate la moglie e la suocera di Soumahoro. Le carte dell'accusa: «Soldi per i migranti spesi in vestiti, gioielli e ristoranti»

Shopping, manicure, ristoranti, vestiti e gioielli. Tra le contestazioni della Guardia di Finanza di Latina, contenute nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi a carico dei vertici di Karibu, emergono tante voci di spesa "private" ma gestite con i fondi pubblici incassati per accogliere i migranti.

Secondo la Procura di Latina i fiumi di denaro che arrivavano dallo Stato atraverso diversi canali venivano impiegari per acquistare vestiti o per pagare al ristorante.

Nelle carte dell'accusa vengono indicati centinaia di movimenti sospetti, per un ammontare complessivo di migliaia di euro. Ci sono pagamenti di 725 euro in un negozio di abbigliamento di Latina seguiti da altri di 475 e 534 nello stesso negozio.

Spazio anche alla cura personale con trattamenti estetici da 170 euro, più 85 in un'altra occasione. L'accusa indica una lista impressionanti di spese sostenute in ristoranti, gioiellerie, centri estetici, negozi di abbigliamento e cosmetica. Pagamenti che venivan effettuati con carte di credito o prepagate, intestate a persone che lavoravano in Karibu o nelle struttute satellite.

I numeri sono considerevoli. Nel 2017 la Karibu ottenne dallo Stato 6,8 milioni, nel 2018 furono 9,7, nel 2019 scesero a 6,8. Un fiume di denaro che in parte, secondo l'accusa, è stato utilizzato per fini privati che nulla avevano a che vedere con l'accoglienza dei migranti.

Tra le accuse c'è anche l'autoriciclaggio attraverso una serie di operazioni che hanno coinvolto paesi esteri. In particolare vengono contestati alcuni bonifici a favore di una società con sede a Kigali (Ruanda) riconducibile a un altro figlio di Marie Therese Mukamatsindo, una società di diritto inglese che formalmente si occupa di escursioni in Ruanda, Uganda, Kenya e Tanzania. Una parte di quel denaro, sempre secondo l'accusa, sarebbe stato utilizzato per l'apertura di un supermercato in Ruanda e poi un ristorante sotto l'insegna "Gusto Italiano".     

LE MISURE

Agli arresti domiciliari la moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therese Mukamatsindo del parlamentare Aboubakar Soumahoro. Il provvedimento è stato disposto dal gip di Latina nell'ambito della gestione di cooperative che si occupavano della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. Le misure sono state effettuate dalla Guardia di Finanza. 

Oltre alle due donne, i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad una terza misura cautelare, l'obbliga di dimora, per un figlio della suocera del deputato. Le misure riguardano, quindi, appartenenti al consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata «Karibu».

Nei loro confronti le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. La Gdf, coordinata dalla procura di Latina, ha effettuato inoltre un sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente, del profitto del reato nei confronti degli indagati. «Le cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l'inclusione e i diritti italia (in sigla Consorzio a.i,d. italia), nonché la Jambo Africa (per il tramite della Karibu) hanno percepito ingenti fondi pubblici da diversi Enti (Prefettura, Regione, Enti locali etc.) destinati a specifici progetti o piani di assistenza riguardanti i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, fornendo tuttavia un servizio inadeguato e comunque difforme rispetto a quello pattuito», spiega una nota della Gdf.

Soumahoro, arrestate moglie e suocera: sotto accusa per il caso delle coop che gestiscono i migranti. E lui: «Confido nella giustizia»

Ultimo aggiornamento: 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA