Stucchi, Copasir: «Non ci accontentiamo delle scuse degli Stati Uniti»

Giovedì 23 Aprile 2015
Stucchi, Copasir: «Non ci accontentiamo delle scuse degli Stati Uniti»
«Non ci accontentiamo delle scuse, ovviamente doverose, dell'amministrazione americana. Ci devono spiegare e giustificare quanto fatto durante quell'operazione». Lo dice il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega) commentando la notizia dell'uccisione del cooperante italiano Giovanni Lo Porto da parte di un drone Usa lo scorso gennaio.



«Abbiamo intenzione di capire esattamente tutto quello che è successo nel lasso di tempo da gennaio ad oggi. Bisogna appurare se gli Stati Uniti fossero già al corrente della presenza dei due ostaggi all'interno del compound o se si è arrivati a capirlo successivamente». Così ancora Stucchi.

«Immagino che la certezza dell'identità dei due corpi sia una cosa molto recente - prosegue Stucchi - ma resta da capire quali siano le informazioni che l'intelligence americana ha passato alla nostra, chi ha operato e sulla base di quali informazioni si sia deciso di fare il raid.
Martedì sentiremo da Minniti quali sono gli sviluppi della vicenda», conclude il presidente del Copasir.
Ultimo aggiornamento: 20:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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