Pnrr, governo rivede il piano. Definanziati progetti per 16 miliardi. Dai fondi Mit esce la Roma-Pescara. I finanziamenti spostati. Con il RePower 4 miliardi per il Superbonus

Il ministro Fitto: «Non definanziamo, spostiamo risorse su altri programmi»

Giovedì 27 Luglio 2023
Pnrr, governo rivede il piano

Pnnr. Il governo rivede il piano. Nella revisione che sarà poi sottoposta alla commissione Ue sono previste «misure che si propone di definanziare dal Pnrr e di salvaguardare attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione. Si tratta di 9 misure per un ammontare di 15,9 miliardi di euro». È quanto illustrato nella conferenza stampa al termine della cabina di regia dal ministro del Pnrr, Raffaele Fitto.

Pnrr, il piano di modifica

«Per taluni interventi sono emerse criticità rilevanti che non consentono la conferma del finanziamento a valere sul Piano.

In tale contesto il Governo attiva le misure necessarie per riprogrammare le risorse a favore di interventi coerenti e realizzabili nei tempi previsti e, contemporaneamente, assicura il completo finanziamento degli interventi stralciati dal Pnrr», si legge in una sintesi del piano di modifica del Pnrr diffusa dal ministero degli Affari Europei alla fine della Cabina di Regia.

La Roma-Pescara

Escono dalla scadenza del 2026 del Pnrr la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l'Ertms (European rail traffic management system). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania. È quanto riferisce una nota del Mit diffusa alla fine della cabina di regia a Palazzo Chigi. Il Mit sottolinea che gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma. Salvini punta a ottenere altri 2 miliardi sui fondi Repower-EU.

I fondi per il Superbonus

«Uno dei punti più qualificanti del Piano REPowerEU riguarda l'Ecobonus, dedicata espressamente alle abitazioni private». La misura avrà una dotazione di 4 miliardi di euro. È quanto emerge dalla sintesi diffusa durante la conferenza stampa. «La misura andrà in supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni - si legge nella sintesi - e si basa sulle consuete detrazioni fiscali, ma, a differenza del passato, con vincoli stringenti che le renderanno disponibili solo alle fasce a basso reddito».

Le parole di Fitto

«La proposta di modifica che mettiamo in campo interessa 144 misure e prevede 3 tipi di modifiche, le prime di carattere formale, necessarie per velocizzare la rendicontazione degli obiettivi, la seconda che vede la riprogrammazione all'interno della stessa misura di risorse e interventi, la terza relativa a progetti in essere cioè quei progetti che sono stati inseriti all'interno del Pnrr». Così il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, in conferenza stampa oggi, a Palazzo Chigi, dopo la Cabina di Regia. «Noi non definanziamo, al contrario noi comprendiamo che dal punto di vista della tempistica e dell'ammissibilità dell'investimento e della rendicontabilità dell'investimento ci sono delle grosse problematiche e prevediamo che questo tipo di intervento venga spostato su altri programmi di investimento», ha aggiunto il ministro. 

«La misura degli Asili Nido è stata rafforzata per un ammontare complessivo di ulteriori 900 milioni», ha quindi aggiunto il ministro degli Affari Europei. «La misura è stata penalizzata dall'incremento dei costi delle materie prime e da criticità emerse nei vari bandi - ha detto Fitto - per cui la misura è stata rafforzata per l'ammontare complessivo di 900 milioni di euro, necessari per indire un nuovo bando e per conseguire il target finale, in linea con gli orientamenti della Commissione».  Il RePowerEu «si organizza su tre misure di investimento e 6 riforme», ha quindi spiegato aggiungendo che «complessivamente sono previsti interventi per 19 miliardi che andranno a beneficio della crescita economica, occupazionale e di tutti i principali settori strategici selezionati in base ai criteri del RepowerEu relativi sia al raggiungimento degli obiettivi in ambito energetico sia alla tempistica di realizzazione entro il 2026».

La reazione della commissione Ue

«Accogliamo con favore l'accordo raggiunto nella Cabina di Regia italiana sul documento che delinea la revisione del piano italiano di ripresa e resilienza, incluso il nuovo capitolo RePowerEu». Lo sottolinea all'ANSA un portavoce della Commissione Ue in merito alla presentazione della bozza del nuovo Pnrr italiano. «Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità italiane e continuiamo le nostre discussioni tecniche costruttive sul piano rivisto. Attendiamo di ricevere la presentazione formale delle modifiche al piano entro la fine di agosto», spiega ancora l'esecutivo europeo.

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