Reato di omicidio stradale: il ddl riparte alla Camera

Mercoledì 23 Settembre 2015
Reato di omicidio stradale: il ddl riparte alla Camera
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Riparte domani alla Camera l'iter del disegno di legge che introduce anche in Italia il reato di omicidio stradale.



Carcere fino a 18 anni, che possono diventare 27 per il pirata della strada che fugge senza prestare soccorso; ritiro della patente fino a 30 anni; arresto in flagranza di reato.



Questi i punti salienti del provvedimento che introduce nel codice penale i due nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, approvato dal Senato nel giugno scorso e ora al vaglio della commissione Trasporti della Camera che avvierà domani l'esame del ddl.



Secondo l'articolo 589 del codice penale oggi in vigore, chiunque causi la morte di qualcuno violando le norme del codice della strada è punito con la reclusione da 2 a 7 anni. Pena che sale da 3 a 7 anni se chi commette il reato è ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Se le vittime sono più di una, la pena potrà essere aumentata del triplo, ma senza superare i 15 anni. Tutte sanzioni che le nuove norme aumentano sensibilmente.



Cinque i nuovi articoli introdotti nel codice penale: per quanto riguarda l'omicidio stradale il 586-bis

(sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull'omicidio colposo) stabiliscono pene

severe, da 8 a 12 anni, per chi commetta un omicidio colposo guidando sotto l'effetto di alcol o

droghe. Carcere da 7 a 10 con il tasso alcolemico superiore a 0,8 ma non a 1,5 grammi-litro e non

sotto l'effetto di droghe. La pena detentiva può arrivare fino a 18 anni se si causa la morte di più

persone. Per i pirati della strada pena aumentata della metà (9 anni) se il conducente fugge.
Ultimo aggiornamento: 15:30

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