Migranti, Ue apre procedura
di infrazione contro Italia

Giovedì 10 Dicembre 2015
Migranti, Ue apre procedura di infrazione contro Italia
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La Commissione Ue ha aperto una procedura di infrazione all'Italia in materia di asilo. Con una lettera di costituzione in mora - primo passo della procedura di infrazione - la Commissione Ue esorta Italia, Grecia e Croazia ad attuare correttamente il regolamento Eurodac per la raccolta di impronte dei migranti.

Le prime richieste d'asilo in Ue nel terzo trimestre 2015 sono state 410mila, il doppio rispetto al trimestre precedente. Così i dati Eurostat. I numeri più alti in Germania e in Ungheria (108mila ognuna; 26%), seguono Svezia (42.500; 10%), Italia (28.400; 7%) e Austria (27.600; 7%). In Italia il dato sale del 91% sul trimestre precedente.

Sono oltre 800 mila le richieste d'asilo in corso d'esame in Ue. A fine settembre 2015 erano 808mila le richieste al vaglio. A fine settembre 2014 erano 435mila. La Germania, con 366mila ha la quota di gran lunga più alta (45%), seguono Ungheria (107.500; 13%), Svezia (85.700; 11%) e Italia (50.500; 6%).

In Italia il primo Paese di origine dei primi richiedenti asilo, nel terzo trimestre 2015, è la Nigeria (7.575; 27%), seguono Pakistan (2.990; 11%) e Bangladesh (2.830; 10%). Su 410mila prime richieste di asilo presentate nel terzo trimestre 2015 in Ue, una su tre (137.900; 33%) è stata presentata dai siriani. Circa due terzi di queste sono state registrate in due Stati membri: in Ungheria (53.100) e in Germania (35.800).

L'Afghanistan resta il secondo Paese di origine in Ue, con 56.700 primi richiedenti asilo (14%): circa la metà di
questi hanno presentato richiesta in Ungheria. Il terzo Paese di provenienza è l'Iraq, con 44.400 primi richiedenti
asilo (11%): oltre un quarto di questi hanno fatto richiesta in Finlandia (11.600). Il numero di primi richiedenti asilo per milione di abitanti in Italia è di 467; il più alto in Ue è in Ungheria 10.974; davanti a Svezia (4.362), Austria (3.215), Finlandia (2.765) e Germania (1.334). All'opposto si trovano Slovacchia (3 richiedenti per milione d'abitanti), Croazia (8), Romania (14), Portogallo (21) e Repubblica Ceca (25).

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