Remuzzi: «I malati di adesso completamente diversi da quelli di un mese fa»

Sabato 9 Maggio 2020
Remuzzi: «I malati di adesso completamente diversi da quelli di un mese fa»
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MILANO  - «I malati di adesso sono completamente diversi da quelli di tre o quattro settimane fa, continuano a diminuire le terapie intensive e i ricoveri nei reparti normali. Prima arrivavano nei pronto soccorso 80 persone tutte con delle difficoltà respiratorie gravi, oggi ne arrivano dieci e otto le puoi mandare a casa. La situazione è cambiata ovunque, non solo a Bergamo e a Milano, ma anche a Roma e Napoli». Lo spiega Giuseppe Remuzzi in un intervento alla trasmissione Piazza Pulita. 

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 Il direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Giuseppe Remuzzi precisa di non sapere «se è il virus è mutato o se a essere cambiata è la carica virale di ogni paziente, l'unica cosa che posso dire è che sembra di essere di fronte a una malattia molto diversa da quella che ha messo in crisi le nostre strutture all'inizio della pandemia».

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«Le persone contagiate - continua Remuzzi - oggi stanno decisamente meglio rispetto a quelle infettate due mesi fa» e propone la strada alternativa che parte dal plasma dei «guariti» dal quale creare gli anticorpi da iniettare nelle persone malate per farle a loro volta «guarire». «Io sono molto ottimista sul fatto che il plasma funzioni - spiega il direttore del Mario Negri -.

Noi abbiamo utilizzato un sistema innovativo che preleva dal plasma solo gli anticorpi che vanno poi iniettati negli ammalati... ma è meglio non parlare dei risultati fino a quando lo studio non sarà concluso. Terminiamo la sperimentazione e solo allora, quando, come io penso, i test ci diranno che il plasma funziona, potremo pensare a renderlo accessibile a tutti».  «La nostra sperimentazione sarebbe un passo avanti - continua Remuzzi - per arrivare a costruire gli anticorpi in laboratorio. Ci sono già diverse compagnie che ci stanno lavorando e sono molto avanti. Ci arriveranno presto, secondo me prima del vaccino, e in quel caso saremmo realmente davanti a un uovo di Colombo perché non sarà più necessario avere un donatore».

Ultimo aggiornamento: 18:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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