Emanuela Orlandi, la sorella Natalina: «Con mio zio solo piccole avance verbali. Somiglianza con l'identikit? Ridicolo». Il fratello Pietro: «In Vaticano sanno cosa è successo»

La sorella Natalina bolla come ridicola la somiglianza tra lo zio e l'identikit del presunto rapitore di Emanuela

Martedì 11 Luglio 2023
Emanuela Orlandi, la sorella Natalina: «Con mio zio nulla, solo piccole avances». La famiglia: «Non spostare attenzione dal Vaticano»

Il fratello e la sorella di Emanuela Orlandi hanno tenuto una conferenza stampa oggi a Roma, nella sede dell'Associazione Stampa estera insieme all'avvocato Laura Sgro, per replicare alle ultime notizie che accendono un focus, una pista investigativa sulla scomparsa della ragazza, dentro alla loro famiglia. É stato il tg La7 a parlare di molestie da parte di uno zio. Molestie rivolte alla sorella di Emanuela: Natalina Orlandi

Ed è lei che, in conferenza stampa, affronta l'argomento e parla proprio di questi episodi. Li conferma e riferisce che si tratta di avance verbali durate poco e finite nel nulla. Il telegiornale diretto da Enrico Mentana ha parlato ieri di un carteggio tra l'ex Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli e un sacerdote confessore della famiglia Orlandi: in quelle lettere si tiravano in ballo delle molestie.

Per la famiglia Orlandi tirare fuori questa storia è stata «una carognata». Perché, sottolineano, quella delle molestie non è la pista giusta per scoprire le cause della scomparsa di Emanuela ed escludono che le molestie si siano perpetrate anche su di lei.

Pietro Orlandi: «In Vaticano sanno cosa è successo»

Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, ribadisce con forza che la verità si trova dentro le mura vaticane. «La verità fa male a qualcuno, e non può essere quella di mio zio, che può far male solo alla famiglia. In Vaticano sanno cos'è successo, lo sapeva Wojtila, lo sapeva Ratzinger e forse probabilmente lo sa anche Francesco», ha detto. «Non credo che Diddi avrebbe mai il coraggio, la personalità e la responsabilità di prendere iniziative personali. C'è qualcuno dietro a Diddi che non vuole questa commissione parlamentare e che non vuole arrivare alla verità» ha aggiunto a margine della conferenza stampa convocata dopo il servizio del tg La7.

Emanuela Orlandi, parla la sorella Natalina: «Avance dallo zio ma non c'è stato nulla»

Ecco quanto ha precisato Natalina Orlandi: «La cosa risale al 1978, ma con mio zio non c'è stato nulla. Lavoravamo insieme con mio zio, da lui sono state fatte semplici avance verbali, un regalino, poi quando ha visto che non c'era nessuna possibilità è finito tutto lì. Non c'è stato altro». Lo ha detto in conferenza stampa Natalina Orlandi.

«Non dissi nulla a mio padre, solo al mio fidanzato Andrea poi diventato mio marito. E ne parlai in confessione col nostro padre spirituale. E ora questa cosa insignificante è stata venduta come chissà quale scoop». 

«Questo fu il rapporto con mio zio. E infatti le nostre famiglie sono unite. Io questa cosa la tenni per me. Poi nell'83 mi hanno chiamato e subii un interrogatorio. Erano cose che sapevano tutti, magistrati inquirenti e investigatori. È finita lì e non portò a nulla», ha aggiunto. 

La questione dell'identikit

«La somiglianza tra mio zio e l'identikit? È ridicolo, zio era a Roma, parlavano tutti di un trentenne e lui aveva più di 50 anni». Così Natalina Orlandi. «Io sono stata sentita dal pm dell'epoca e ha fatto bene», ha aggiunto. «La faccenda, considerato l'alibi, lui era fuori, è stata subito messa da parte», ha spiegato l'avvocato Laura Sgrò.

Emanuela Orlandi, a Roma sit-in davanti a Castel Sant'Angelo

«Escluse avance a Emanuela»

La donna ha detto di escludere che lo zio Mario abbia fatto avance anche a Emanuela. 

«Non giudico bene quello che fece mio zio e lo rivelai al mio fidanzato e mio zio non fece più nulla. E poi cosa c'entra con la sparizione di Emanuela avvenuta 5 anni dopo?». Così Natalina Orlandi, sorella di Emanuela Orlandi, nella conferenza stampa con il fratello. «Dopo le avances verbali che mi fece, mio zio è tornato sui suoi passi ed è finita lì. Noi escludiamo che nostro zio abbia fatto avances anche a Emanuela», ha aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti.

Il giorno della scomparsa di Emanuela «lo zio era lontano da Roma»

Il giorno della scomparsa di mia sorella Emanuela «mio zio era lontano da Roma, con i figli nel paese dove vanno in vacanza», ha detto Pietro Orlandi in conferenza stampa.

 

Il fratello Pietro: «Diddi lavora per verità di comodo»

Pietro Orlandi ha parlato di "carognata" quando ha appreso davanti alla tv le notizie riguardanti Natalina. «Qualcuno all'interno del Vaticano sta facendo di tutto per spostare l'attenzione all'esterno, per scaricare qualunque responsabilità su altri, addirittura sulla famiglia», ha detto Pietro Orlandi. Lancia accuse al Vaticano e al promotore di giustizia: «Diddi sta lavorando per arrivare a una verità di comodo, non alla verità».

Il fratello di Emanuela ha voluto lanciare, rinnovare, un appello ai parlamentari perché indaghino loro sul caso. «Faccio appello ai senatori, sono convinto che la commissione parlamentare possa portare alla verità e infatti il Vaticano la teme e non la vuole. Mi auguro che passi la votazione. Ieri Il Vaticano ha calpestato le ultime briciole di dignità».

«Io sono convinto che Papa Francesco con l'apertura dell'inchiesta volesse fare passi avanti ma qualcuno sta facendo di tutto per spostare l'attenzione fuori dal Vaticano», ha aggiunto. Vorrebbe parlare con il pontefice, Pietro. «Per 10 anni Papa Francesco si è comportato come i suoi predecessori, ma io vorrei incontrarlo per raccontargli delle carogne che ha attorno, laici e prelati», ha detto. 

Emanuela Orlandi: la scomparsa 40 anni fa tra misteri, bugie e piste. Il Vaticano trasmette gli atti alla Procura di Roma

L'avvocato della famiglia: «Fatta macelleria della vita delle persone»

«Quello che è successo ieri meritava un approfondimento. Siamo stati travolti da questa notizia, ieri si è fatta macelleria della vita delle persone. Dal tg de La7 abbiamo appreso che è tornata in auge una pista, vengono raccontati fatti molto privati, la vita di Natalina Orlandi è stata messa in piazza e macellata. Ho ritenuto che fosse Natalina a raccontare quello che è successo, ieri le vicende personali della famiglia Orlandi sono state macelleria». Così l'avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia di Emanuela Orlandi nella conferenza stampa convocata insieme a Pietro e Natalina Orlandi.

Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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