Stupefacenti, governo frena sullo stop all'attenuante per la «lieve entità»: «Solo aumento di pene»

Mercoledì 25 Ottobre 2023
Stupefacenti, eliminata l'attenuante per la «lieve entità»: ecco come cambierebbe il reato

Il governo ha espresso parere favorevole ad un emendamento di Fdi (primo firmatario Marco Lisei) al dl Caivano, che elimina l'attenuante per la «lieve entità» dalla legge sugli stupefacenti, ogni volta che avviene passaggio di denaro.

Il parere favorevole è stato espresso durante la seduta delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato che esaminano il decreto. L'emendamento aggiunge un comma a quello della legge sugli stupefacenti che prevede una attenuante quando si è in presenza di una «lieve entità». Fdi chiede che «non possono considerarsi di lieve entità i fatti con finalità di lucro».

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Lisei, parlando con l'ANSA, ha spiegato che «l'emendamento mira a contrastare lo spaccio di strada, anche perché purtroppo oggi la giurisprudenza tende a considerare troppe cose di lieve entità». «Se io ho tre piantine in balcone - spiega il senatore di Fdi - e ne consumo io il prodotto è un conto, ma se invece io lo vendo, è chiaramente un altro caso». Di parere opposto il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Alfredo Bazoli: «così si mettono sullo stesso piano Pablo Escobar e lo studente che si rivende una canna al compagno. Salta il principio di proporzianalità, ed è palesemente incostituzionale. Oltretutto finiamo per riempire le carceri italiane di studenti un pò incauti». Le commissioni stanno votando ora gli emendamenti al secondo articolo del decreto, mentre l'emendamento di Fdi è stato presentato all'articolo 4.

La precisazione

Il governo ha chiesto una riformulazione dell'emendamento di Fdi che eliminava la «lieve entità» nei fatti riguardanti gli stupefacenti quando c'era passaggio di denaro. Nella riformulazione si chiede solo di aumentare la pena minima che passerebbe da sei mesi a 18. Il senatore proponente Marco Lisei ha accettato la riformulazione che sta ora per essere votata dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato.

Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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