Nel libro «Avanti» ci sono «diverse idee per il futuro del nostro Paese: raddoppiare i fondi per le periferie, ad esempio.
«Mi piace che si discuta delle idee. Anche perché altrimenti le polemiche sono tutte banali e stropicciate sulle coalizioni, sulle candidature, sul futuro degli addetti ai lavori. Queste cose lasciamole fare ad altri», continua. «Noi preoccupiamoci dell'Italia, noi occupiamoci dell'Italia. E se dunque abbiamo da offrire risultati e proporre idee, bene: facciamolo. Ascoltando gli altri, partendo dal presupposto che il loro contributo ci renda migliori. Ma senza rinunciare a una proposta: perché stare insieme nasce dal condividere idee, non dall'essere contro qualcuno. E questo è stato il più grande limite che talvolta ha caratterizzato la sinistra del passato: essere contro qualcuno, più che per qualcosa».
«Personalmente ho vissuto un periodo delicato e bellissimo - prosegue Renzi -. La cosa che ancora oggi fatico a comprendere non è la sconfitta al referendum o la pubblicazione di intercettazioni personali, non è la scissione o la polemica post-primarie quando uno sperava di poter finalmente parlare di politica anziché di polemica. La cosa che proprio fatico a digerire è la possibilità che pezzi delle istituzioni abbiano fabbricato prove false contro l'allora Presidente del Consiglio. Perché questa vicenda - su cui continuiamo a chiedere verità e giustizia - continua a sembrarmi enorme per la credibilità delle istituzioni».
Renzi, nel libro "Avanti" le proposte per un assegno universale per i figli e più fondi per le periferie
Lunedì 10 Luglio 2017O l'assegno universale per i figli perché la questione demografica sia affrontata anche sotto il profilo fiscale. O cambiare completamente l'approccio sul fisco. Per non parlare dell'immigrazione o della proposta di ritornare a Maastricht». Lo scrive il segretario del Pd Matteo Renzi, nella newsletter Enews, anticipando alcuni contenuti del suo libro.