«Il Paese ha bisogno di un clima di fiducia»: così ha esordito il premier Matteo Renzi nell'incontro sulle riforme con i sindacati, iniziato alle 8.
Più che probabile la richiesta della fiducia del governo sul Jobs act. Il Consiglio dei ministri di ieri sera ha autorizzato i ministro dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, a «porre eventualmente» la questione di fiducia sul ddl delega sul lavoro. Renzi, prima di chiederla formalmente, aveva messo in calendario due appuntamenti per stamattina con i sindacati e gli imprenditori.
La fiducia è infatti materia di forti tensioni non solo con i sindacati, che con Susanna Camusso si sono detti ieri «pronti al confronto ma anche al conflitto» e con i quali il premier si accinge al braccio di ferro, ma anche con la minoranza del Pd, che ha visto alcuni dei suoi esponenti più irriducibili, come Stefano Fassina e Pippo Civati, minacciare «conseguenze politiche» se il governo insisterà sulla fiducia.
Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 09:56
Più che probabile la richiesta della fiducia del governo sul Jobs act. Il Consiglio dei ministri di ieri sera ha autorizzato i ministro dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, a «porre eventualmente» la questione di fiducia sul ddl delega sul lavoro. Renzi, prima di chiederla formalmente, aveva messo in calendario due appuntamenti per stamattina con i sindacati e gli imprenditori.
La fiducia è infatti materia di forti tensioni non solo con i sindacati, che con Susanna Camusso si sono detti ieri «pronti al confronto ma anche al conflitto» e con i quali il premier si accinge al braccio di ferro, ma anche con la minoranza del Pd, che ha visto alcuni dei suoi esponenti più irriducibili, come Stefano Fassina e Pippo Civati, minacciare «conseguenze politiche» se il governo insisterà sulla fiducia.