Monte Bianco, accordo con la Francia per evitare la chiusura del traforo (almeno per ora). Fréjus, verso riapertura entro una settima

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini «ha avuto un nuovo momento di aggiornamento con il suo collega francese Clément Beaune sulla situazione al Frejus.

I ministri hanno condiviso l'opportunità di evitare, almeno in questa fase, la chiusura del Traforo del Monte Bianco i cui lavori sono programmati dal 4 settembre al 18 dicembre». Lo riferisce il Mit in una nota. Salvini, si legge nel comunicato, ha ribadito al collega «l'importanza della linea Torino-Lione: proprio oggi Salvini ha portato i saluti al nuovo consiglio di amministrazione di Telt che ha dato il via libera alla firma del contratto per la realizzazione del tunnel di base del Moncenisio in Italia. Si tratta di un appalto del valore di 1 miliardo di euro».

Trafori chiusi, è allarme per l'export Made in Italy: la frana del Frejus e i lavori sul Monte Bianco bloccano i trasporti

Fréjus, verso riapertura entro una settima

Si va verso una riapertura dell'autostrada francese A43 per il traforo del Fréjus entro una settimana, su due corsie invece che su quattro. Lo riporta il quotidiano d'oltralpe Le Dauphiné Liberé, in base a quanto trapelato in un incontro tra il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, e i sindaci della Maurienne. Qui domenica scorsa è caduta una frana da 10.000 metri cubi che ha bloccato l'accesso al Fréjus dei mezzi pesanti che, deviati al traforo del Monte Bianco, lo hanno congestionato. Le altre due corsie verrebbero utilizzate per realizzare un 'muro di protezionè, costituito da container, come già successo nel 2018.

La Francia apre all'ipotesi di rinvio lavori sul Monte Bianco

L'Italia chiede alla Francia che il tunnel del Monte Bianco non venga chiuso fino a che non verrà ripristinata la piena agibilità della viabilità verso il tunnel del Frejus. La ministra Colonna ha aperto all'ipotesi di un rinvio dei lavori nel tunnel del Monte Bianco, quindi si attendono le decisioni dopo i sopralluoghi e dopo le valutazioni della conferenza intergovernativa. «È un problema comune lo affronteremo insieme», hanno detto i due ministri, fa sapere la Farnesina.