Berlusconi, Nanni Moretti: «Lutto nazionale? Inappropriato per chi ha disprezzato le regole»

Proprio a Silvio Berlusconi - scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 86 anni - il regista altoatesino ha dedicato il film "Il Caimano"

Martedì 27 Giugno 2023
Berlusconi, Nanni Moretti: «Lutto nazionale? Inappropriato per chi ha disprezzato le regole»

«Lutto nazionale per Berlusconi? Assolutamente inappropriato». Parola del cineasta Giovanni "Nanni" Moretti, intervistato dal quotidiano francese Le Monde in occasione dell'uscita nelle sale transalpine del suo ultimo film "Il Sol dell'avvenire". 

Proprio a Silvio Berlusconi - scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 86 anni - Moretti ha dedicato il film "Il Caimano" (2006), uno dei più rappresentativi del suo fare cinema, che in Francia adorano. "Il Caimano" racconta la storia di un produttore di film low cost ormai sull'orlo del fallimento, la cui unica ancora di salvezza sembra essere il copione di una giovane regista, Teresa, che vorrebbe girare un film sulla vita del Cavaliere. 

L'intervista

Inevitabile, dunque, una domanda da parte dei colleghi francesi sulla scelta del governo Meloni di indire i funerali di stato per l'ex premier. Nonostante le vicende giudiziarie, le gaffe e le innumerevoli controversie che hanno accompagnato tutta la sua carriera. Politica e non. Moretti risponde senza far sconti: «Non saremo qui a parlarne se in Italia esistesse una legge antitrust e una sul conflitto di interessi come nelle democrazie sane e serie», afferma il regista 69enne, secondo cui proprio i vari buchi  normativi della legge italiana hanno permesso l'«ascesa meditatica e politica» del'imprenditore milanese. 

«Il lutto nazionale per un uomo che ha disprezzato le regole mi è parso del tutto inappropriato», deplora ancora Moretti, aggiungendo che «Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono anche gli eredi di questo modo di fare politica».

«Cesntrodestra? Espressione bizzarra»

Dopo la bacchettata al governo il regista ne riserva una per i giornali italiani (o almeno, la maggior parte di essi), accusati di utilizzare «un'espressione bizzarra» nel parlare di "coalizione di centrodestra": «L'elettorato italiano - aggiunge Moretti - è sempre stato maggioritariamente di destra.

All'epoca in cui il Paese era diviso tra Dc e Pci, queste forze riuscivano a parlarsi. Avevano un passato comune, la Resistenza, la nascita della Repubblica. Con l'ingresso in politica di Berlusconi, nel 1994, questa memoria si è dissipata, i due elettorati hanno smesso di comunicare. Come se avesse liberato gli istinti più abietti dell'elettorato di destra, che la Dc aveva, sino ad allora, circoscritto ad un perimetro costituzionale». 

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Ultimo aggiornamento: 21:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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